Genesi - Capitolo 1
(27)Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
(28)Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».
Genesi - Capitolo 2
(8)Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. (9)Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
(15)Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
(16)Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, (17)ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».
(18)Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile».
(21)Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. (22)Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. (23)Allora l'uomo disse:
«Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta».
Genesi - Capitolo 3
La caduta
(1)Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». (2)Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, (3)ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». (4)Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! (5)Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». (6)Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. (7)Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
(8)Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. (9)Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». (10)Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
(11)Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
(12)Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». (13)Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
(14)Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
(15)Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
(16)Alla donna disse:
«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà».
(17)All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
(18)Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba campestre.
(19)Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».
15 anni e 6 mesi fa
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Grazie cara Anna,
ho pensato che non si possa descrivere un evento così terribile, se non con la freddezza gelida della realtà, che per quanto amara, nasconde un pizzico di speranza per il domani...
Io stesso mi sono immedesimato così tanto nell' evento, da non essere stato in grado di trattenere le lacrime, le stesse che bagnano questi versi.
Grazie
Antonino
15 anni e 6 mesi fa
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Complimenti Ada, parlo da figlio di separati, che ho vissuto un intera vita senza avere accanto la figura paterna.
La mia sofferenza è stata grande, ma se dovessi tornare inietro all' eta di 5 anni quando questo è successo, e ripensare alla vita che stava facendo mia madre in quel periodo, per sopportare le ingiustizie di mio padre, le consiglierei di fare la stessa cosa.
Mia mamma per questa scelta, forse per proteggere se stessa e noi figli, ha dovuto decidere di crescere da sola 4 figli, senza aiuti monetari e morali è lo ha fatto come una Grande Donna! Ora noi siamo grandi, e siamo diventati Genitori, e non potevamo pretendere di meglio che aver vissuto accanto ad una donna veamente Speciale, nostra Mamma!
15 anni e 6 mesi fa
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Non posso accettare di vedere un 2 come voto ad una così splndida affermazione!
Ecco un uomo poco sbadato che offre 5 stelle a questa frase, ricca di significato.
La nostra stessa vita dipende dalla Natura, che ogni giorno riempie le nostre tavole, che ogni giorno col sole o con la pioggia, influenza il nostro umore, che ogni istante compie un ciclo biologico che ci mantiene in Vita...Invito tutti a lasciare per un giorno i propri impegni, e camminare immersi nella natura, lentamente, lentamente, lentamente, e ascoltare nel suo silenzio, la Vita.
Chi lo ha già fatto, certamente non esiterà a dare 5 stelle a questo splendido contributo che Fanny ha condiviso...
15 anni e 6 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Complimenti Fiorella
a rileggerti...
(27)Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
(28)Dio li benedisse e disse loro:
«Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra».
Genesi - Capitolo 2
(8)Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. (9)Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
(15)Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.
(16)Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, (17)ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti».
(18)Poi il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile».
(21)Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. (22)Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. (23)Allora l'uomo disse:
«Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta».
Genesi - Capitolo 3
La caduta
(1)Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». (2)Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, (3)ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». (4)Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! (5)Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male». (6)Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangiò. (7)Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
(8)Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. (9)Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». (10)Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
(11)Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
(12)Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». (13)Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
(14)Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
(15)Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
(16)Alla donna disse:
«Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà».
(17)All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
(18)Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba campestre.
(19)Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finchè tornerai alla terra,
perchè da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!».
Perché chi ha al suo fianco una regina, di certo non se la fa scappare...
A rileggerti
Complimenti Sabina
ho pensato che non si possa descrivere un evento così terribile, se non con la freddezza gelida della realtà, che per quanto amara, nasconde un pizzico di speranza per il domani...
Io stesso mi sono immedesimato così tanto nell' evento, da non essere stato in grado di trattenere le lacrime, le stesse che bagnano questi versi.
Grazie
Antonino
La mia sofferenza è stata grande, ma se dovessi tornare inietro all' eta di 5 anni quando questo è successo, e ripensare alla vita che stava facendo mia madre in quel periodo, per sopportare le ingiustizie di mio padre, le consiglierei di fare la stessa cosa.
Mia mamma per questa scelta, forse per proteggere se stessa e noi figli, ha dovuto decidere di crescere da sola 4 figli, senza aiuti monetari e morali è lo ha fatto come una Grande Donna! Ora noi siamo grandi, e siamo diventati Genitori, e non potevamo pretendere di meglio che aver vissuto accanto ad una donna veamente Speciale, nostra Mamma!
Ecco un uomo poco sbadato che offre 5 stelle a questa frase, ricca di significato.
La nostra stessa vita dipende dalla Natura, che ogni giorno riempie le nostre tavole, che ogni giorno col sole o con la pioggia, influenza il nostro umore, che ogni istante compie un ciclo biologico che ci mantiene in Vita...Invito tutti a lasciare per un giorno i propri impegni, e camminare immersi nella natura, lentamente, lentamente, lentamente, e ascoltare nel suo silenzio, la Vita.
Chi lo ha già fatto, certamente non esiterà a dare 5 stelle a questo splendido contributo che Fanny ha condiviso...
Complimenti