Egregio Signor Federico,
non vorrei che la critica da me accesa in queste pagine apparisse come giudizio negativo verso il sito nel suo complesso. Tutt’altro! Il vostro sito è certamente un ricco e variegato serbatoio presso cui attingere o documentarsi, ed io stesso, per primo, spesso ne navigo compiaciuto le pagine! Le dirò di più: apprendendo, dalla sua precedente e cortese risposta, che siete solo in tre a gestire il sito, la mia ammirazione per il lavoro da voi svolto non può che uscirne amplificata!
Allo stesso modo vorrei che le fosse chiaro che non mi indigna né la scurrile citazione di John Travolta già segnalata nel mio precedente intervento (e se vuole posso indicargliene un centinaio di altre ancora), né l’Avviso apposto sull’aforisma di Bufalino. La mia educazione liberale mi spinge infatti ad accettare come inevitabili sia certe forme di espressione “colorite”, sia gli effetti di un Avviso apposto per auto-tutela.
Il mio primo commento, molto più semplicemente, si limitava a definire “ridicolo” il vostro Avviso. “Ridicolo” perché nasconde l’aforisma di un apprezzato Autore della Letteratura Italiana. Un “ridicolo” che diventa “comico” se si confronta il trattamento riservato a Bufalino con quello riservato a John Travolta. Un “comico” che diventa “esilarante” se a giustificare tale pastrocchio mi si tira fuori la tutela dei bambini!
E la prego di notare che, nel pieno rispetto delle sue idee, ho evitato di definire quell’Avviso con il suo vero nome. Perché vede, caro Signor Federico, quell’Avviso sembra concepito per offrire una patente di pornografia ad una frase che, irriverente quanto vuole, di pornografico non ha nulla. A meno che chiamare l’organo genitale maschile con il suo nome scientifico non sia diventato peccato!
Detto e chiarito quanto sopra, rendendomi conto della giusta e necessaria esigenza di auto-tutela, lasci che sia io a fare il primo passo indietro e mi consenta di rettificare il mio primo commento depennandone la parte in cui chiedevo la censura del censore ma lasciando inalterato il resto:
Semplicemente ridicolo censurare Bufalino!
Nell’augurarle una buona giornata, voglia gradire ancora una volta i miei più cordiali saluti.
Antonio
P.S. Chiedo venia ma avevo timore di non veder pubblicati i miei commenti perché troppo lunghi e totalmente privi sia di parolacce che di nomi scientifici…
14 anni e 7 mesi fa
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non vorrei che la critica da me accesa in queste pagine apparisse come giudizio negativo verso il sito nel suo complesso. Tutt’altro! Il vostro sito è certamente un ricco e variegato serbatoio presso cui attingere o documentarsi, ed io stesso, per primo, spesso ne navigo compiaciuto le pagine! Le dirò di più: apprendendo, dalla sua precedente e cortese risposta, che siete solo in tre a gestire il sito, la mia ammirazione per il lavoro da voi svolto non può che uscirne amplificata!
Allo stesso modo vorrei che le fosse chiaro che non mi indigna né la scurrile citazione di John Travolta già segnalata nel mio precedente intervento (e se vuole posso indicargliene un centinaio di altre ancora), né l’Avviso apposto sull’aforisma di Bufalino. La mia educazione liberale mi spinge infatti ad accettare come inevitabili sia certe forme di espressione “colorite”, sia gli effetti di un Avviso apposto per auto-tutela.
Il mio primo commento, molto più semplicemente, si limitava a definire “ridicolo” il vostro Avviso. “Ridicolo” perché nasconde l’aforisma di un apprezzato Autore della Letteratura Italiana. Un “ridicolo” che diventa “comico” se si confronta il trattamento riservato a Bufalino con quello riservato a John Travolta. Un “comico” che diventa “esilarante” se a giustificare tale pastrocchio mi si tira fuori la tutela dei bambini!
E la prego di notare che, nel pieno rispetto delle sue idee, ho evitato di definire quell’Avviso con il suo vero nome. Perché vede, caro Signor Federico, quell’Avviso sembra concepito per offrire una patente di pornografia ad una frase che, irriverente quanto vuole, di pornografico non ha nulla. A meno che chiamare l’organo genitale maschile con il suo nome scientifico non sia diventato peccato!
Detto e chiarito quanto sopra, rendendomi conto della giusta e necessaria esigenza di auto-tutela, lasci che sia io a fare il primo passo indietro e mi consenta di rettificare il mio primo commento depennandone la parte in cui chiedevo la censura del censore ma lasciando inalterato il resto:
Semplicemente ridicolo censurare Bufalino!
Nell’augurarle una buona giornata, voglia gradire ancora una volta i miei più cordiali saluti.
Antonio
P.S. Chiedo venia ma avevo timore di non veder pubblicati i miei commenti perché troppo lunghi e totalmente privi sia di parolacce che di nomi scientifici…