Biagio Russo

Nella frase "Quando iniziamo ad esistere? Tanti sono stati..." di Biagio Russo
Buonasera Sig. Cataldo, mi scuso per il ritardo con cui rispondo ai suoi commenti.
La ringrazio per aver esposto il suo pensiero che, per quel che mi riguarda, è di elevato spessore.
Il contenuto del mio libro rappresenta solo una parte del viaggio, il mio, alla ricerca della verità o della conoscenza, visto che la verità in assoluto, unica e indiscutibile, a mio parere non esiste in questa mia esistenza fisica.
Concordo molto con le sue riflessioni e mi complimento per l’impegno da lei profuso nel cercare di dare risposte ad interrogativi così importanti.
Spero di non annoiarla se le ripeto la mia posizione in materia, visto che l’ho espressa già in precedenza, in merito all’origini dell’uomo. Origini che vanno oltre i miei studi “materiali” i cui risultati sono stati pubblicati con l’intento di favorire, laddove fosse necessario, il desiderio e la voglia del lettore di continuare da solo a cercare e “viaggiare”.
Come riporto nel libro:
“...la convinzione che su tutto vi è un’Energia Suprema, una Grande Intelligenza Universale che tutto crea. Ha creato l’Universo, le sue leggi, le sue creature.
Una Energia che tutto permea di cui siamo in parte depositari e che, al termine di questa esperienza fisica, dovremo restituire perché Essa si ricongiunga alla “Madre assoluta”.
Grazie ancora per la sua attenzione e, qualora decidesse di leggere il mio “Schiavi degli Dei”, mi troverà disponibile per chiarimenti o approfondimenti che riterrà per lei utili.
La saluto cordialmente. E’ stato un piacere leggerla così come risponderle.
Biagio Russo
13 anni e 10 mesi fa
Nella frase ""L'Uomo non si è evoluto, è stato creato"! Ai..." di Biagio Russo
La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere!
(Socrate)
13 anni e 10 mesi fa
Nella frase "C'è mai stato un primo uomo di nome Adamo? È..." di Biagio Russo
Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente
14 anni fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Nella frase "Il fatto che Maria Maddalena fosse una..." di Biagio Russo
Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente.
14 anni fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.
Nella frase "L'accostamento tra Maria Maddalena e la..." di Biagio Russo
Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente.
14 anni fa
Risposte successive (al momento 1) di altri utenti.