Sono felice di leggervi. Per due ordini di motivi che elenco non in ordine di importanza: per il piacere tipico dell’autore e perché, quando l’editore mi chiese di preparagli una frase per la locandina promozionale del libro, composi questa brevissima sintesi:
“Uno scrigno aperto da cui estrarre
risposte sorprendenti
la cui profondità
scuoterà le coscienze dei lettori.
Un libro che farà riflettere e discutere.”
Oltretutto è anche l’obiettivo o, se vogliamo, il fine che mi sono posto nello scrivere “Schiavi degli Dei”.
Questo sta succedendo: riflessioni e discussioni sono quelle con le quali avete commentato la frase inserita dall’amica e stimatissima Silvana.
Ma credo che si sia solo all’inizio di un cammino che spero possa portare lontano e nel profondo di ciascuno.
A bea-flando dico che nel commento 24) il suo sentire si è molto avvicinato al mio credo, come riporto nel libro:
“…la convinzione che su tutto vi è un’energia suprema, una grande intelligenza universale che tutto crea. Ha creato l’Universo, le sue leggi, le sue creature …
Una energia che tutto permea, Roberta68, di cui siamo in parte depositari e che, al termine di questa esperienza fisica, dovremo restituire perché Essa si ricongiunga alla “Madre assoluta”.
Discussioni e riflessioni guardando la Luna e non il dito che la indica. E voi guardate la Luna, ma aspettiamoci di leggere chi “guarderà il dito”.
14 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 2) di altri utenti.
Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente
13 anni e 11 mesi fa
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Gentile Signora Bruna (se è questo è il suo nome)
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente.
13 anni e 11 mesi fa
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“Uno scrigno aperto da cui estrarre
risposte sorprendenti
la cui profondità
scuoterà le coscienze dei lettori.
Un libro che farà riflettere e discutere.”
Oltretutto è anche l’obiettivo o, se vogliamo, il fine che mi sono posto nello scrivere “Schiavi degli Dei”.
Questo sta succedendo: riflessioni e discussioni sono quelle con le quali avete commentato la frase inserita dall’amica e stimatissima Silvana.
Ma credo che si sia solo all’inizio di un cammino che spero possa portare lontano e nel profondo di ciascuno.
A bea-flando dico che nel commento 24) il suo sentire si è molto avvicinato al mio credo, come riporto nel libro:
“…la convinzione che su tutto vi è un’energia suprema, una grande intelligenza universale che tutto crea. Ha creato l’Universo, le sue leggi, le sue creature …
Una energia che tutto permea, Roberta68, di cui siamo in parte depositari e che, al termine di questa esperienza fisica, dovremo restituire perché Essa si ricongiunga alla “Madre assoluta”.
Discussioni e riflessioni guardando la Luna e non il dito che la indica. E voi guardate la Luna, ma aspettiamoci di leggere chi “guarderà il dito”.
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente
Il fatto essenziale è che ho la fortuna di non avere gruppi da fondare, dottrine da sostenere o messaggi da trasmettere all’umanità.
So di non possedere delle verità, non sono persona di fede ma non ho neppure le certezze degli atei, non ricevo messaggi di alcun genere…
Non sono e non mi pongo quindi in concorrenza con nessuno.
Nessuno mi deve seguire… perché io stesso non so dove sto andando e quindi è bene che ci vada da solo!
Il mio impegno è esclusivamente quello di raccontare e descrivere quello che le mie mani estraggono dal profondo della storia; e quando dico profondo intendo fin dove sono documenti scritti, identificabili, originali, che al momento, secondo le nostre attuali conoscenze, non vanno oltre la splendida ed incredibile civiltà Sumera.
Lo scopo della mia attività di ricerca è uno solo: accendere la “fiammella illuminante della conoscenza” affinché, grazie ad essa, ciascuno riesca a “vedere”con una luce in più la propria via e decidere se seguirla o meno. Liberamente.
Rispetto il lavoro di tutti e seguo con vero interesse ciò che dicono altri, nella consapevolezza che la verità è sempre sfuggente e che quindi non bisogna cadere nella tentazione di pensare di possederla incappando così negli errori compiuti ripetutamente nella storia dell’umanità.
Il dogmatismo che fa dire “la verità è qui o è lì” appare sempre rischioso (mi vengono in mente gli ammonimenti scritti in Matteo 24,23…) perché determina inevitabilmente contrasti e fondamentalismi.
La ricerca deve essere libera, serena, equilibrata ed aperta ad ogni possibile esito; deve essere paziente e disposta a quel confronto costruttivo che non prevede la negazione preconcetta delle tesi dell’altro ma la loro analisi.
E’ bene quindi che ciascuno prosegua tranquillamente nel suo cammino di studio o sperimentazione, consapevole che il proprio perfezionamento interiore avviene attraverso la conoscenza.
Soprattutto senza mettere in piedi “gare” per determinare chi abbia ragione o meno… sono millenni che l’umanità si comporta così nell’ambito delle cosiddette verità che coinvolgono il pensiero religioso o spirituale, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ieri e oggi.
Cordialmente.