Claudio Morbo

quando l'imperatore criticò mozart, rimproverandogli "troppe note" nella sua musica, wolfy rispose: "non una in più del necessario". Come nella tua poesia, Dana, non c'è un verso in più di quanti debbano esseci!!! Un abbraccio, fatE...

Solo le persone sagge conoscono il sottile piacere di mentire sulla propria natura, presentandosi peggio di ciò che sono, sapendo che chi ha la fortuna di star loro vicino, sarà ancora più estasiato nello scoprire la verità.

è vero, ci sono silenzi che uccidono.

sarebbe meglio fartela ricamare sul braccio!!! con fili d'oro... ;)

già, chissà dove?

questa è stupenda, grazie...

a volte anke  inBARAzzante ;-)

altro che pentola a pressione!!! chissà come le fischieranno le orecchie...

volevo dirlo io...

nel momento in cui le scrivi queste parole, avviene la metamorfosi in "scrittrice"! Non capisco perché tu e Barbara Brussa fraintendiate questa definizione come un specie di peccato di presunzione! Secondo me, lo siete, e se mi dimostrate che sbaglio, cercherò di farmi perdonare...