;) mi viene in mente un detto: quando sei martello batti, quando sei incudine....statti!
Ad ogni modo è una tenerezza senile che quasi commuove, perchè sebbene di primo impatto pare che gli anziani vogliano criticare i giovani, essi energicamente desiderano invece elevare se stessi dal mesto languore della vecchiaia che un po' troppo spesso, dimentichiamo.
11 anni e 8 mesi fa
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Beh ragazzi, è molto eloquente il vostro discorso, e vi ringrazio.
Vedete certuni son buoni a scagliare nel passato un "corpo" dietro l'altro, hanno un passo, un incedere che quasi disarma per la sua instancabilità. ma c'è chi ha il terrore di gettar dietro un solo capello, e di fronte ad una montagna non alza lo sguardo per ammirarne gioioso le linee e i passi o le vette innevate, ma si china per paura di piangere.
11 anni e 8 mesi fa
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Roberto, Non credo che le cose siano cosi' facili da collegare (riferito al connubio che hai fatto tra questo pensiero e l'altro che hai già anche commentato)! Però non posso che essere molto gratificato dalle tue parole. E ti ringrazio molto per la non-banalità, che, devo essere sincero, apprezzo molto. Del resto ho già notato che possiedi una sensibilità notevole, se posso...
Ti informo però che talvolta anche io scrivo in quella forma poetica che in effetti risulta quasi surreale, melensa e gravida di forzature auliche (...) che tu mi hai fatto capire di non amare molto. Nemmeno io ne sono molto attratto, ma ogni tanto ci casco ugualmente, soprattutto se fuori il soffia un bel vento tiepido, il sole tramonta e gli alberi sono in fiore... trallallerotrallallà! :)
Un abbraccio!
11 anni e 8 mesi fa
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Ad ogni modo è una tenerezza senile che quasi commuove, perchè sebbene di primo impatto pare che gli anziani vogliano criticare i giovani, essi energicamente desiderano invece elevare se stessi dal mesto languore della vecchiaia che un po' troppo spesso, dimentichiamo.
Vedete certuni son buoni a scagliare nel passato un "corpo" dietro l'altro, hanno un passo, un incedere che quasi disarma per la sua instancabilità. ma c'è chi ha il terrore di gettar dietro un solo capello, e di fronte ad una montagna non alza lo sguardo per ammirarne gioioso le linee e i passi o le vette innevate, ma si china per paura di piangere.
Ti informo però che talvolta anche io scrivo in quella forma poetica che in effetti risulta quasi surreale, melensa e gravida di forzature auliche (...) che tu mi hai fatto capire di non amare molto. Nemmeno io ne sono molto attratto, ma ogni tanto ci casco ugualmente, soprattutto se fuori il soffia un bel vento tiepido, il sole tramonta e gli alberi sono in fiore... trallallerotrallallà! :)
Un abbraccio!
Ciao Mara, ti abbraccio.