Fiorella Cappelli

Acci! Sei ferratissimo in materia di cinema, complimenti! Se mi viene l'ispirazione per qualche poesia al riguardo, posso contare su di te? In questi giorni Roma è tutta un "cinemauditorium".
Pellicole di saluti da Roma, Paul

La poesia è  una lingua universale che ha bisogno di un solo interprete: il nostro cuore.
Stupenda la tua dedica,Gaetano, oggi la "tua parte femminile" ha superato se stessa...di sicuro la poesia ti cammina accanto e, quando..."ti prenderà la mano", non la lascerà più.

Importante è: attraversare tutte le stagioni, più di una volta, con il cuore in mano e non importa ciò che gli altri "vedono" ma ciò che tu "senti", sia vestita di neve, sia vestita di sole...
Un abbraccio Fanny

Ma la risposta la vuoi, o devo farmi "i casi miei? :-)
Un abbraccio, Syndy

E' vero, siamo artefici del nostro destino...e non a caso

Strepitoso nelle sue battute, come sempre.
(Quando ci vuole, ci vuole)

Coltiverai ogni giorno il sogno di vederlo/a felice e ti adopererai per questo ed è proprio questo che ti renderà speciale perchè vestirai di un amore che non ha fine.
Auguri anche da me, Syndy

Se non ci interessa raggiungerlo allora è bene che resti lontano...anzi, di più.

Uccidere non è un atto coraggioso ma da vigliacchi.
Stimo e ammiro Jim Morrison, inoltre io "c'ero", affascinata ma anche impaurita per ciò che avrebbe potuto essere il futuro, quando sentivo parlare di "droga", (mentre lui moriva io sognavo di costruire il mio. Quanto è vera la seconda parte della sua frase..."per vivere ci vuole il coraggio di sempre", lui non credo lo avesse (se lo avesse avuto, forse oggi non sarebbe un mito...)

Si deve agire quando capiamo che è il momento per farlo.
Non sempre quando si agisce cresce il coraggio, anzi a volte più si va avanti nell'azione e più è consapevoli e più si ha paura. La paura può essere dettata sia da una presa di coscienza, sia da vigliaccheria, dipende dall'individuo.
Il coraggio ha sempre in sé un pizzico di follia...