Non sono iscritto a facebook, per questo non posso vedere ciò che cerchi di mostrarmi, tuttavia, di qualsiasi cosa si tratti è certo che non ne avrei avuto conoscenza neppure guardandola e riguardandola, poichè, trattandosi di qualcosa da vedere e dunque di un oggetto sensibile, la sua conoscenza mi sarebbe stata preclusa insindacabilmente, così come a te e a chiunque altro vivo o resuscitato :-), benchè, spero, tu l' abbia perlomeno già guardata prima di inviarmela. Le uniche cose che siamo in grado di dire di conoscere circa qualche oggetto sensibile, riguardano degli esempi dei dati sensibili associati, più precisamente, delle distorte percezioni che ne abbiamo avuto dai nostri sensi, ma niente circa l' oggetto in sè.
Il video che mi hai mandato, dunque, a meno che non contenesse un grafico, o un decodificatore della tua mente mentre ascolta quel brano, nulla mi dice di te o di quella data musica per quello che comunica a te, e nulla mi dice della musica in sè, ma solo può dirmi di un emozione che i miei sensi producono come reazione al suo ascolto e dunque potrebbe, se fossi iscritto, ribadisco, a facebook, dirmi qualcosa circa le mie emozioni, queste in sintesi sarebbero le uniche cose che potremmo condividere con un video musicale.
In quanto poi alla conoscenza del rapporto tra l' idea dell' oggetto in sè, senza riflessione alcuna sulle percezioni che ne abbiamo, e la conoscenza di un oggetto che non è sensibile ... non saprei che dire poichè degli oggetti non sensibili abbiamo una conoscenza a priori e, anzi, non saprei che aggiungere.
Grazie per il tuo breve passaggio, ti saluto, fantasma :-)
Continuamente cambiamo, ma non cadiamo dentro ad un buco nero e poi ne riusciamo improvvisamente, no, subiamo dei cambiamenti graduali per i quali diveniamo altro da ciò che eravamo fino ad allora.
Il paradosso sta proprio qui: la m*orte sta proprio nel tentativo di non cambiare mai, la vita pretende mutamenti che implicano la m*orte di ciò che eravamo fino a quell'istante.
La vita non sarebbe tale senza la m*orte, nè il bene senza il m*ale, il giusto senza lo sbagliato.
Il mio augurio è rivolto a me stesso : cerca, Giulio, di migliorare le cose, cerca di rivolgere la bontà verso chi ne ha maggiormente bisogno, per questo augura un buon anno proprio a tutti anche a quei frustrati ,e ve ne sono tanti, che si comportano in maniera così negativa anche perchè non c' è nessuno che gli fa gli auguri o cerca di aiutarli.
Caro Dario, è la verità, ma ti spiego il perchè. Ho postato questa frase trascrivendola da un pezzo di carta sul quale il punto di domanda non c' era.
Prima di cliccare sul tasto " invia il contributo", però, non ho avuto il coraggio ( non chiedermi perchè, forse non sarei in grado di spiegarlo) di scriverla come asserzione e l' ho girata ad una domanda verso chiunque abbia desiderio di dire la sua.
A presto Dario.
Da Wikipedia ( all'URL : ://it.m.wikipedia.org/wiki/Aztechi) : " La cultura e la storia azteca è conosciuta principalmente attraverso le testimonianze archeologiche rinvenute negli scavi, come quello del famoso Templo Mayor a Città del Messico; da codici scritti su corteccia; da testimonianze oculari dei conquistadoresspagnoli come Hernán Cortés e Bernal Díaz del Castillo; e soprattutto dalle descrizioni del XVI e XVII secolo della cultura e della storia scritti da eccles iastici spagnoli e da letterati Aztechi, come il famoso Codice Fiorentinocompilato dal frate francescano Bernardino de Sahagún con l'aiuto di informatori originari aztechi."
Onestamente no! Non ricordo slogan alcuno e stento a rammentare quelli che sono presenti nella lista. Non guardo la tv, benchè questa sia spesso presente ed accesa... la evito come il gatto rifugge l' acqua, ma non ho sufficiente capacità di convincimento per evangelizzare le altre persone e così la pubblicità anche senza volerlo ed anzi anche desiderando proprio di non ascoltarla, la sento mio malgrado.
Notevole comunque il lavoro di ricerca e catalogazione.
www.youtube.com/watch?v=L21LhShomIQ
Il video che mi hai mandato, dunque, a meno che non contenesse un grafico, o un decodificatore della tua mente mentre ascolta quel brano, nulla mi dice di te o di quella data musica per quello che comunica a te, e nulla mi dice della musica in sè, ma solo può dirmi di un emozione che i miei sensi producono come reazione al suo ascolto e dunque potrebbe, se fossi iscritto, ribadisco, a facebook, dirmi qualcosa circa le mie emozioni, queste in sintesi sarebbero le uniche cose che potremmo condividere con un video musicale.
In quanto poi alla conoscenza del rapporto tra l' idea dell' oggetto in sè, senza riflessione alcuna sulle percezioni che ne abbiamo, e la conoscenza di un oggetto che non è sensibile ... non saprei che dire poichè degli oggetti non sensibili abbiamo una conoscenza a priori e, anzi, non saprei che aggiungere.
Grazie per il tuo breve passaggio, ti saluto, fantasma :-)
Il paradosso sta proprio qui: la m*orte sta proprio nel tentativo di non cambiare mai, la vita pretende mutamenti che implicano la m*orte di ciò che eravamo fino a quell'istante.
La vita non sarebbe tale senza la m*orte, nè il bene senza il m*ale, il giusto senza lo sbagliato.
Prima di cliccare sul tasto " invia il contributo", però, non ho avuto il coraggio ( non chiedermi perchè, forse non sarei in grado di spiegarlo) di scriverla come asserzione e l' ho girata ad una domanda verso chiunque abbia desiderio di dire la sua.
A presto Dario.
Notevole comunque il lavoro di ricerca e catalogazione.
www.youtube.com/watch?v=L21LhShomIQ