Non ho letto in nessun libro che quella frase è un sofisma , credo che per una volta sono riuscito a sbagliare tutto da solo , senza nessun aiuto :-)
Effettivamente che non si tratti di sofisma , chiedo venia, ma solo di un più elegante stratagemma per confessare la propria incapacità descrittiva senza passare per il tentativo di fornire una risposta , diciamo " decente" .
Credo che vi sia una netta differenza tra il rivolgere a se stessi delle male parole a causa della difficoltà di comunicare l' inesprimibile - perché troppo grande o perché troppo piccolo rispetto al nostro consueto ordine di grandezze con cui misuriamo e percepiamo la realtà - e rivolgere insulti e parolacce agli altri , come se fossero costoro responsabili dell' incapacità di esprimere qualcosa di complesso da esprimere , o anche qualcosa di inesprimibile.
S. Agostino , trovandosi a doversi esprimere su qualcosa che effettivamente è molto complesso da definire , non ha , ovviamente , rivolto il proprio rancore verso alcuno , neppure , mi pare , verso se stesso . Certo che , però , lui era un Santo.
11 anni e 7 mesi fa
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Tornando alla frase di Pino, scrivere una frase simile , così cruda nella constatazione delle difficoltà della propria vita , scriverla a mo' di vacanza mi lascia intuire un calvario. .. ma spero di sbagliarmi.
7 anni e 1 mese fa
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Caspita , sono passati ormai 7 anni ! Rileggendo questa frase dopo tanto tempo, mi rendo conto di come cambiano le cose , le persone perfino e soprattutto io in qualche modo devo essere mutato, per ragioni puramente anagrafiche o per adattamento a questa parte di realtà che ci tocca presenziare su questo pianeta.
Grazie comunque, il rapporto tra due innamorati è legato ad un filo che non bisognerebbe tirare troppo.
7 anni e 1 mese fa
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Effettivamente che non si tratti di sofisma , chiedo venia, ma solo di un più elegante stratagemma per confessare la propria incapacità descrittiva senza passare per il tentativo di fornire una risposta , diciamo " decente" .
Credo che vi sia una netta differenza tra il rivolgere a se stessi delle male parole a causa della difficoltà di comunicare l' inesprimibile - perché troppo grande o perché troppo piccolo rispetto al nostro consueto ordine di grandezze con cui misuriamo e percepiamo la realtà - e rivolgere insulti e parolacce agli altri , come se fossero costoro responsabili dell' incapacità di esprimere qualcosa di complesso da esprimere , o anche qualcosa di inesprimibile.
S. Agostino , trovandosi a doversi esprimere su qualcosa che effettivamente è molto complesso da definire , non ha , ovviamente , rivolto il proprio rancore verso alcuno , neppure , mi pare , verso se stesso . Certo che , però , lui era un Santo.
Anche la saggezza o l' onestà non amano troppo esibirsi.
Grazie comunque, il rapporto tra due innamorati è legato ad un filo che non bisognerebbe tirare troppo.