L' amicizia con un altro essere umano è - tranne in rarissimi casi- fondata sull' omertà sulle scelleratezze che si compiono assieme o separatamente , oppure , anche se non fondata sull 'omertà , questa , è ciò che produce.
12 anni e 4 mesi fa
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Già....
Dopo sei o sette vite , non si riuscirebbe più a vivere.
O troppi rimpianti , o troppi rimorsi.
Rimane il fatto che carpe diem è troppo spesso utilizzato come solida base d' appoggio per il compimento di azioni scellerate ed ingiuste... ritrovandosi poi sprofondati nelle sabbie mobili degli errori commessi.
E' la frase di chi non si cura troppo del futuro , e chi non se ne cura agisce d' istinto , senza pensare , e chi è colui che meno di tutti pensa ? Non è forse chi opta una scelta di getto e si convince che sia la migliore ? Oppure , non è anche colui che non fa affatto una scelta , per paura proprio del futuro?
Carpe diem vuol dire e non vuol dire . Il futuro non è ancora , ma sarà condizionato dal presente, dunque il valore del presente non sta nel godimento dell' istante - cosa peraltro quasi impossibile per chiunque , e completamente impossibile per chi vuole goderne appieno- , ma , dicevo, negli obbiettivi che si prefiggono per il futuro.
...Il " trota " , infatti , amava il " carpe" diem :-))
12 anni e 4 mesi fa
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Secondo me , essendo il volto il nostro aspetto più mutabile - attraverso le varie espressioni , frutto più o meno veritiero di spontanee e sincere reazioni agli stati d' animo - ebbene , il volto è di per sè solo l' inanimato supporto delle molte maschere che la vita ci obbliga ad indossare.
12 anni e 5 mesi fa
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Non sono certo di averla compresa per quello che intende realmente comunicare.
Una seggiola su cui poggiarsi all' idea che possedendo un certo tipo di carattere , ci si possa sentire giustificati verso le assurde e stolte azioni che si compiono perchè "io ho un carattere impulsivo " - e questo presupporrebe che ,cosi' come i paralitici che non possono da soli camminare e necessitano di una seduta , cosi' si abbisogna di poggiare ed auto-giustificare le proprie azioni dissennate , perchè non si è in grado di compierne di assennate-?
O forse si intende riferirsi alla scomodità della seduta - non è stato, infatti scritto poltrona - e dunque che avere carattere sia più una scomodità , un qualcosa che produce malessere più che benessere ?
12 anni e 4 mesi fa
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Dopo sei o sette vite , non si riuscirebbe più a vivere.
O troppi rimpianti , o troppi rimorsi.
Rimane il fatto che carpe diem è troppo spesso utilizzato come solida base d' appoggio per il compimento di azioni scellerate ed ingiuste... ritrovandosi poi sprofondati nelle sabbie mobili degli errori commessi.
E' la frase di chi non si cura troppo del futuro , e chi non se ne cura agisce d' istinto , senza pensare , e chi è colui che meno di tutti pensa ? Non è forse chi opta una scelta di getto e si convince che sia la migliore ? Oppure , non è anche colui che non fa affatto una scelta , per paura proprio del futuro?
Carpe diem vuol dire e non vuol dire . Il futuro non è ancora , ma sarà condizionato dal presente, dunque il valore del presente non sta nel godimento dell' istante - cosa peraltro quasi impossibile per chiunque , e completamente impossibile per chi vuole goderne appieno- , ma , dicevo, negli obbiettivi che si prefiggono per il futuro.
...Il " trota " , infatti , amava il " carpe" diem :-))
Forte malevolmente.
Debole.
Una seggiola su cui poggiarsi all' idea che possedendo un certo tipo di carattere , ci si possa sentire giustificati verso le assurde e stolte azioni che si compiono perchè "io ho un carattere impulsivo " - e questo presupporrebe che ,cosi' come i paralitici che non possono da soli camminare e necessitano di una seduta , cosi' si abbisogna di poggiare ed auto-giustificare le proprie azioni dissennate , perchè non si è in grado di compierne di assennate-?
O forse si intende riferirsi alla scomodità della seduta - non è stato, infatti scritto poltrona - e dunque che avere carattere sia più una scomodità , un qualcosa che produce malessere più che benessere ?