L. Monopoli
Beatrice come senti parlare Claudio incomincia a arrossire la rabbia gli faceva ingrossare le vene del collo. Più Claudio parlava più diventava paonazza sembrava un palloncino che si gonfiava a dismisura che da un momento all'altro scoppiasse. Claudio ricamava i dettagli addirittura si divertiva a tal punto che Beatrice imbarazzatagli chiese: “ mi dai un bicchiere di acqua”. Claudio gli pose il bicchiere divertito era anni che meditava la vendetta. Beatrice gli aveva inviato tantissime cartoline è lui le contava nella mente in attesa di rendergli la pariglia. Proprio in quel momento un suono di campanello, come apre la porta gli appare Angelica gli butta le braccia al collo lo bacia sulla fronte Claudio chiude gli occhi gli ritornano in mente quando era bambino Angelica dalla borsa estrae un barattolo di nutella e lo pone nelle mani. Un trionfo finalmente tutto come prima Angelica si era ricordata di lui. Beatrice nel frattempo assiste alla scena sua madre che non si cura di lei è dona le attenzioni a Claudio. Furente Beatrice si scaglia contro il cugino gridando : “sei proprio un bel bastardo anche la mamma ti sei fatto amica in questo tempo che ho viaggiato” Claudio le dice: “che vuoi! ti sei preoccupata solo di te; non ti sei mai ricordata del compleanno di tua madre, neanche una telefonata gli hai fatto,pensavi solo ai tuoi viaggi e alla carriera”. Beatrice si accascia al suolo un malessere la coglie, sia Claudio che Angelica si chinano su lei preoccupati chiamano il 118,si guardano,ma che abbiamo fatto! Dopo dieci minuti arrivare la croce rossa. Il medico inizia a visitarla sente il suo cuore che batte a fatica ; le fa una puntura di adrenalina .