La proiezione era prevista per il 13 febbraio, invece "Girlfriend in a Coma", il documentario di Bill Emmott (The Economist) sul declino dell’Italia, non sarà mostrato al pubblico. Il Maxxi (sede dell'anteprima) prova a giustificarsi: "Abbiamo ricevuto ferree disposizioni dal Ministero di spostare la proiezione a dopo le elezioni". Gli autori si ribellano e chiedono agli italiani di protestare contro la "censura" che segna il "declino irreversibile dell'Italia". Inviata una lettera di protesta alla Melandri e a Monti. Sdegno della stampa estera
11 anni e 9 mesi fa
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La proiezione era prevista per il 13 febbraio, invece "Girlfriend in a Coma", il documentario di Bill Emmott (The Economist) sul declino dell’Italia, non sarà mostrato al pubblico. Il Maxxi (sede dell'anteprima) prova a giustificarsi: "Abbiamo ricevuto ferree disposizioni dal Ministero di spostare la proiezione a dopo le elezioni". Gli autori si ribellano e chiedono agli italiani di protestare contro la "censura" che segna il "declino irreversibile dell'Italia". Inviata una lettera di protesta alla Melandri e a Monti. Sdegno della stampa estera
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La proiezione era prevista per il 13 febbraio, invece "Girlfriend in a Coma", il documentario di Bill Emmott (The Economist) sul declino dell’Italia, non sarà mostrato al pubblico. Il Maxxi (sede dell'anteprima) prova a giustificarsi: "Abbiamo ricevuto ferree disposizioni dal Ministero di spostare la proiezione a dopo le elezioni". Gli autori si ribellano e chiedono agli italiani di protestare contro la "censura" che segna il "declino irreversibile dell'Italia". Inviata una lettera di protesta alla Melandri e a Monti. Sdegno della stampa estera
La proiezione era prevista per il 13 febbraio, invece "Girlfriend in a Coma", il documentario di Bill Emmott (The Economist) sul declino dell’Italia, non sarà mostrato al pubblico. Il Maxxi (sede dell'anteprima) prova a giustificarsi: "Abbiamo ricevuto ferree disposizioni dal Ministero di spostare la proiezione a dopo le elezioni". Gli autori si ribellano e chiedono agli italiani di protestare contro la "censura" che segna il "declino irreversibile dell'Italia". Inviata una lettera di protesta alla Melandri e a Monti. Sdegno della stampa estera