Paul Mehis

Per me di difficile "comprensione", ma magnifica come sonorità ed immagini evocative, del resto la poesia è, perlopiù, emozioni; e la tua emoziona!
Saluti.

Ipocrisia allo stato puro, frase da donna che si comporta da put*ana, magari la mamma potrebbe anche consigliala su come facendo un bel succhiotto convicerebbe molti uomini beceri alla portata di donne del loro livello! Cara mamma di alla tua figlioletta che non deve sbattere i piedi per farsi ascoltare da un uomo esternando le proprie ragioni, ma farsi sbattere.
Una vera frase di me*da per decelebrati!

Grazie Giulio. Penso che tutto quello che sia il nostro dolore ed i nostri problemi siano comunque risolvibili, quello che è veramente doloroso è il percepire l'agonia delle persone che amiamo e l'impotenza nel poterla guarire, nel senso che i veri dolori non possono essere curati con la ricetta con il quale altri li hanno superati. Nonostante, magari a noi, sia chiaro il percorso per la loro eliminazione. L'impotenza del non riuscire a trasmettere le "soluzioni", può essere distruttiva.
Saluti.

:)

Senza offesa, ma credo che non sia molto chiaro il messaggio, anzi mi appare una str*nzata pazzesca, come ne sto leggendo parecchie, anzi direi troppe, su questo sito ultimamente.
Comunque, può anche essere  che io mi sia rinc*glionito di botto, perciò se mi "traduci" questa "massima metafisica",postata sotto il tema della saggezza, te ne sarei grato.
Saluti.

Ciao Giosc!
...Direi è meglio star seduti sugli spilli che non in una comoda poltrona, ma non su nostra perfetta misura! :)
Un abbraccio.

Mi piace molto di ciò che ha scritto Charles, ma probabilmente a livello personale l'avrei detestato. Di lui è meravigliosa la mancanza di ipocrisia nelle sue scelte di vita, ma ciò non toglie che fosse anche un alcolizzato put*aniere. Asserire di detestare l'umanità con vera coscienza, ritengo comporti anche il fatto di detestatre inevitabilmente se stessi, ed è questa che ammiro di Bucowski, la coerenza per le sue parole tale da portarlo all'autodostruzione ed il menifreghismo ad accettare compromessi con ciò che avrebbe potuto aiutarlo nella "popolarità", ma in cui lui non credeva.

Ciao Antonio, ciao Jean Paul, grazie ad entrambi!

Molto divertente leggere la retorica di cosa debba essere un concorso ove difficilmente si leggono critiche costruttive agli scritti.
:))))))))