"Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace."
Sant'Agostino
Caro Giorgio, è un doloe che abbiamo in comune per i miei cari, giovani ed anziani, che non ci sono più. Ho sofferto con loro e per loro e le parole di Sant'Agoatino mi hanno alleviato un pò la pena. Spero giovano anche a te. un abraccio
14 anni e 6 mesi fa
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Mi piace la speranza che riponi nel canto d'usignolo. Talvolta per abbellire la vita e sentire meno freddo bisogna sbriciolare sogni, liberare l'amore.
Complimenti caro Giorgio
14 anni e 6 mesi fa
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Ci siamo fatti intrappolare da falsi bagliori e così procediamo in una vertigine che fa paura.
Ed è sempre più difficile aprire gli occhi al miracolo di un gabbiano che ci concede di vivere al sorriso dell’ala, alla meraviglia dell’acqua, del fuoco, del vento, del fiore. Del sole che ci fa festa ogni mattina.
14 anni e 6 mesi fa
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Grazie Dada per l'apprezzamento. E grazie ancora perchè sei venuta a salutare chi non c'è più. E' un grande dolore che dovrebbe far riflettere tutti e rallentare un pò la corsa, per guardarci negli occhi...prima...come dici tu. Ma questa è un'altra cosa. Ciao cara e un caro abbraccio
Sant'Agostino
Caro Giorgio, è un doloe che abbiamo in comune per i miei cari, giovani ed anziani, che non ci sono più. Ho sofferto con loro e per loro e le parole di Sant'Agoatino mi hanno alleviato un pò la pena. Spero giovano anche a te. un abraccio
Complimenti caro Giorgio
Ed è sempre più difficile aprire gli occhi al miracolo di un gabbiano che ci concede di vivere al sorriso dell’ala, alla meraviglia dell’acqua, del fuoco, del vento, del fiore. Del sole che ci fa festa ogni mattina.