Tutto giusto quello che dici, Pino, ma non occorre credere in un dio per portare avanti queste tesi. Sono anche le mie ed io sono notoriamente ateo.
Il "non fare" da solo non è sufficiente, serve, ovviamente, anche un fare sociale che la nostra società (se pur nata da radice cristiane) sta abbandonando sempre di più.
Bisognerebbe che questi princìpi siano visti anche come "laici", siano svincolati da un indottrinamento religioso. Tutti gli uomini - laici e religiosi (tranne qualche anti-sociale) - li professano, ma solo a parole e/o con pochi atti.
Bisognerebbe semplicemente capire che la società è un bene comune che serve al benessere di tutti i componenti e che più componenti stanno male, più la società marcisce ...
12 anni e 4 mesi fa
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E' vero le tradizioni si protraggono perché la "mente sociale" ne trattiene gli aspetti ... ed ecco che i gatti neri sono ancora perseguitati e alcuni non passano sotto le scale ... Vero è che passare sotto una scala in uso non è sempre una buona idea ...
Il problema che alcune superstizioni, attraverso la "mente sociale", si costruiscono una vitalità che è difficile da sostituire con la realtà ... Ecco perchè io non approvo che le ipotesi non dimostrabili divengano fedi incrollabili.
12 anni e 4 mesi fa
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Il messaggio non e' esattamente quello di fare qualsiasi cosa nel bene o nel male. Caso mai e' quello di fare quello che si sente, quello di cui sia ha sete. Ma non credo sia giusto fare qualcosa sapendo che e' male. La nostra sete di vita non deve MAI entrare da porte indifese e portare dolore. In certi casi è meglio non dissetarsi ... A volte si fanno delle cose di cui ci si rende conto dopo che e' male e questo può succedere. MA far male sapendo che lo e' non dovrebbe essere umano. Anche danneggiare se stessi e' qualcosa che puo' danneggiare gli altri ... Saluti
:-)) SJB
:-)) SJB
17 anni e 3 mesi fa
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Il "non fare" da solo non è sufficiente, serve, ovviamente, anche un fare sociale che la nostra società (se pur nata da radice cristiane) sta abbandonando sempre di più.
Bisognerebbe che questi princìpi siano visti anche come "laici", siano svincolati da un indottrinamento religioso. Tutti gli uomini - laici e religiosi (tranne qualche anti-sociale) - li professano, ma solo a parole e/o con pochi atti.
Bisognerebbe semplicemente capire che la società è un bene comune che serve al benessere di tutti i componenti e che più componenti stanno male, più la società marcisce ...
;)
Il problema che alcune superstizioni, attraverso la "mente sociale", si costruiscono una vitalità che è difficile da sostituire con la realtà ... Ecco perchè io non approvo che le ipotesi non dimostrabili divengano fedi incrollabili.
E' passato un mucchio di tempo.
Oggi rileggendovi volevo rispondervi.
Il messaggio non e' esattamente quello di fare qualsiasi cosa nel bene o nel male. Caso mai e' quello di fare quello che si sente, quello di cui sia ha sete. Ma non credo sia giusto fare qualcosa sapendo che e' male. La nostra sete di vita non deve MAI entrare da porte indifese e portare dolore. In certi casi è meglio non dissetarsi ... A volte si fanno delle cose di cui ci si rende conto dopo che e' male e questo può succedere. MA far male sapendo che lo e' non dovrebbe essere umano. Anche danneggiare se stessi e' qualcosa che puo' danneggiare gli altri ... Saluti
:-)) SJB
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