Lo so Claudio, vivo sensazioni simili. Io cerco di lanciare il dolore alle spalle, lo faccio anzi. Ma dopo poco mi torna davanti nota cupa e vibrante...
Io sono nato tendente alle riflessioni malinconiche... Non ricordo epoca in cui sia stato diverso... Non mi emargina per niente questo stato... Poi è vero che quando sale il dolore, quando le emozioni mi chiudono su me stesso allora devo "curarmi" ed uscirne...
Ma il Jo vero è quello che pensa emozionalmente e guarda il mondo con una vena triste... magari anche appena appena triste...
Nel mio caso la musica riempie il silenzio e diluisce i pensieri, li spalma sulle note. Anche quando sono triste, la musica "triste" mi aiuta forse perché mi accomuna all'autore.
La vita continua sempre... a volte nostro "malgrado" a volte regalando gocce di piacere... e per quelle gocce che si continua a vivere!
U marò! Ciao Pino.
Io sono nato tendente alle riflessioni malinconiche... Non ricordo epoca in cui sia stato diverso... Non mi emargina per niente questo stato... Poi è vero che quando sale il dolore, quando le emozioni mi chiudono su me stesso allora devo "curarmi" ed uscirne...
Ma il Jo vero è quello che pensa emozionalmente e guarda il mondo con una vena triste... magari anche appena appena triste...
Appunto Maria:
Nuotare nella vita
inventando nuove attese
àncore nel buio.
Il rifiuto dell'amore (sia passione, sia dono) è estremo dolore... ;)
Luisa, il problema forse è che è una lunghezza d'onda distruttiva :(
Ciao Maria ;)
Ciao Francesca!