Tristan Coco

Un giorno mi dissero che la poesia non può essere gay, che non è corretto ghettizzare anche quella. Ma io sono d'accordo, se Leopardi si rivolgeva a Silvia, io posso rivolgermi a un uomo e i sentimenti non cambiano, io non li ho mai distinti. Come vedi fanno polemica anche su questo, il punto è sempre quello, il gay non deve esistere.

Allora preferisco essere malato ed ignorante, cosciente dei miei valori e dell'amore che provo. Per fortuna siamo sempre liberi di dire ciò che pensiamo, ma in alcuni casi, come questo, l'autore scrive gratuitamente senza arte nè parte, parlando di una tematica che non lo riguarda. Mi dispiace dirlo ma questo è un aforisma che vuole essere impopolare a utti i costi, tanto per avere una nota su ciò che si scrve, e io l'accontento.  Non bisogna per forza  essere  politicamente corretti, ma umanamente lucidi, e qui c'è poco lume.  Peccato.

Sarebbe stato sufficiente dire che la famiglia tradizionale può rappresentare tutti, purtroppo si spreca fiato per nulla e per discriminare gratuitamente.

Grazie a te per la lettura Aiakim!

Grazie Jean-Paul per la lettura!

Sono d'accordo, ma non siamo noi, individui gay, a combattere con fanatismo, ma le associazioni che ci rappresentano. Sono solo lotte politche, a nessuno importa nulla dei diritti, sia dei gay che degli etero, siamo nelle mani di nessuno, lo dimostra il fatto che parlano di adozioni quando le priorità per i gay sarebbero altre, una legge contro l'omofobia per esempio, ma fanno rumore per niente e per non farci arrivare da nessuna parte.

Grazie a te per la lettura e l'accoglienza!