Scritta da: Federico Reali
in Frasi & Aforismi (Amore)
Dolcemente ti penso, infinitamente ti amo.
Composta martedì 22 giugno 2010
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Dolcemente ti penso, infinitamente ti amo.
Non c'è miglior specchio dei tuoi occhi.
Sapere che esisti riempie il grande vuoto che ho nel mio piccolo cuore...
E poi è come se le nostre labbra sapessero benissimo cosa fare. Come se fossero fatte le une per le altre. Aderiscono perfettamente. Come se non potesse essere che così. E anche la lingua va esattamente dove deve andare.
I tuoi occhi anche senza la luna sono il mondo.
Quando stai negli occhi degli altri allora davvero cominci a conoscerti.
Ogni notte al chiar di luna ti donerò una stella, la più luminosa la darò al tuo cuore a fin che tu possa vedere oltre, la più bella la poserò sui tuoi occhi per donarti splendore, la più dolce la darò alla tua anima per regalarti ogni giorno una nuova emozione.
Tutto passa ma l'amore resta, resta l'amore disonesto, quello disperso, resta l'amore infinito, quello sentito.
Restano gli incontri sotto la luna, restano lacrime di gioia sopra le mani, restano gli occhi d'amore nei tuoi colori, restano lasagne buone in un giorno al mare e resta l'albero antico cresciuto con le nostre radici... resta il profumo di un giglio selvatico colto in un luogo sacro e incantato nella luce della luna... resta una coltre di rugiada su una stella mai esplosa.
Prima o poi uscirà il sole dei giorni migliori, sarà caldo nell'inverno dell'amore, perché tutto passa ma l'amore resta, resta lontano nei nostri pensieri, resta nei passi sulla sabbia bagnata, con i suoi cani randagi a cancellarne le orme, resta per sempre il desiderio, perché tutto passa e tutto resta, solo nella favola dell'amore.
Avevo appena scoperto che la mia destinazione non era l'amore, e non mi sarei incastrata in un'altra relazione non corrisposta.
Dovevo restare in auto, con le cinture ben allacciate e il motore spento, al riparo da altri incidenti. Potevo accendere la radio, sistemarmi il trucco con lo specchietto e concedermi un pisolino sul sedile reclinabile, ma nulla di più. Ogni tanto potevo al massimo guardare fuori dal finestrino, aspettando il momento giusto per ripartire. Il momento giusto per ricominciare a viaggiare senza aver paura delle buche.
Credevo di averlo trovato, ma non lo era. Ero triste per questo e lo sarei stata ancora, ma disperarmi non mi avrebbe aiutato. Disperarmi non mi avrebbe salvato dalle buche, né aiutato a schivare i camion più pericolosi. Mi avrebbe solo annebbiato la vista ed io non potevo permettere di finire fuori strada.
Dovevo tenere gli occhi fissi solo sulla carreggiata.
Il tuo corpo è uno splendido fiore che racchiude "un nettare" irresistibile e sublime: sono "Un'ape" molto fortunata.