Scritta da: Christabella del Mar
Ciò che è vero per i mali di questo mondo è vero anche per la peste: può servire a nobilitare qualcuno.
dal libro "La peste" di Albert Camus
Ciò che è vero per i mali di questo mondo è vero anche per la peste: può servire a nobilitare qualcuno.
Chiedo una cosa sola,
ed è una richiesta umile,
benché io sappia che è esorbitante:
essere letto con attenzione.
Se c'è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
Ah, se soltanto potessi godere la vera solitudine, non questa mia solitudine infestata dai fantasmi, ma quella vera, fatta di silenzio e tremore d'alberi – sentire tutta l'ebbrezza del flusso del mio cuore.
L'uomo è il solo animale che rifiuti di essere ciò che è.
Il segno della giovinezza è forse una magnifica vocazione per le facili felicità.
Abbiamo imparato, che non possiamo accettare nessuna concezione ottimistica dell'esistenza, nessuna specie di lieto fine al dramma della storia.
Tuttavia, se crediamo che essere ottimisti è una stoltezza, sappiamo anche che dichiararsi pessimisti quanto alla possibilità di agire in mezzo ai nostri simili per diminuire i mali che ci affliggono e procurare qualche bene, è una viltà.
Il bacillo della peste non muore né scompare mai
... forse verrebbe giorno in cui, sventura o insegnamento agli uomini, la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice.
In nome di che cosa giudichiamo, noi che giudichiamo?
Sii realista, chiedi l'impossibile.