Scritta da: Alberto Turazzini
Un giorno lo stolto disse al saggio: "Parla pure, io ti ascolto ma ti premetto che non hai nulla da insegnarmi". Il saggio tacque.
Composta martedì 8 marzo 2016
Un giorno lo stolto disse al saggio: "Parla pure, io ti ascolto ma ti premetto che non hai nulla da insegnarmi". Il saggio tacque.
Il violento è tale perché continuamente alimentato dall'acredine che ha con se stesso e che alberga nel profondo della sua anima.
L'ubriaco dice cose insensate, sciorinate a ruota libera, senza freni inibitori degne di censura, che offendono chi ascolta solo perché da enfasi alla realtà. L'idiota fa lo stesso, ma all'ubriaco domani passa la sbornia.
Ho chiesto perdono dei miei crimini. Ho chiesto clemenza per i miei errori. Ho chiesto pietà per la mia balordaggine. Ho implorato il perdono. Indarno. Sul patibolo il boia mi ha detto che il sovrano è sordo.
Posso garantire che la mia capacità cognitiva è nella media, quindi non mi risulta difficile capire quali sono le mie limitazioni o il sottile confine tra successo ed eccesso.
Feroce e spietato è colui che ti tortura e ti lacera le carni. Maligno e crudele colui che vuole sopprimere il tuo pensiero. Il feroce ti dà tregua, il maligno persevera.
Vizio e virtù sono cocchieri dello stesso carro. La virtù gestisce i cavalli bianchi il vizio, quelli neri.
Ascolta con orecchio attento l'amico che ti consiglia; pesane le parole e trai insegnamento da esse; escludi la menzogna e cerca in esse la verità; trova conforto in ciò che ti dice; allontana il dubbio. Facile risulta seguirne il passo, il difficile è trovare l'amico.
Nel buio dell'intimità della coppia il pudore abdica in favore della lussuria e della libidine.