Perché la amo? Per come mi bacia dopo che ho fatto qualcosa di carino per lei, per come cade tra le mie braccia piangendo, per come le sue lacrime si asciugano sulle mie mani, per come mi colpisce e si aspetta di farmi male e per come si scusa quando riesce a farmi male davvero (anche se non lo ammetto mai), per il modo in cui mi dice "mi manchi" e per il modo in cui poi mi manca, per come ogni suo sguardo triste mi fa venir voglia di prender a pugni il mondo fino a quando non la farà più soffire.
Perché la amo? Per come la sua testa trova sempre il giusto spazio tra le mie spalle, per com'è bella mentre dorme o finge di farlo, per la facilità con cui si adatta tra le mie braccia, per come cerca di strapparmi complimenti anche se sa benissimo che lei per me è la cosa più bella del mondo, per come la sua mano trova sempre la mia, per come sorride e di colpo non esiste altro che lei, per come mi bacia dopo che ho fatto qualcosa di carino per lei, per come mi sussurra "ti amo" e mi fa vivere.
In fondo per noi le ragazze sono qualcosa di speciale. E non importa se le ami, se le odi, se desideri che muoiano o che sappiano che non potresti vivere senza di loro... Perché per una volta nella tua vita... qualsiasi cosa siano per il mondo... diventano tutto per te! Quando le guardi negli occhi, viaggiando nelle profondità delle loro anime, e pronunci un milione di frasi senza il minimo suono... sai che la tua vita è inevitabilmente consumata all'interno dei battiti del loro cuore...
Molti credono in un Dio che, nel giorno della morte o in quello del giudizio, giudicherà. Per questo motivo gli esseri umani durante la loro vita decidono e professano quel Dio che in qualche modo sentono più vicino. Ma Dio non potrà mai giudicare in base alla religione che si professa, perché essa non dipende mai pienamente da noi. In fondo, questo mondo, è una lotteria di religioni. Chi può sapere a te, quale capiterà? Dio giudicherà esclusivamente in base a ciò che faremo della nostra vita.
In realtà, il destino esiste. Esso esiste da sempre ed esiste per ognuno di noi. Non è un qualcosa che si può cambiare, né che si può conoscere, ma questo si sa già. Ciò che invece si ignora è che esso non è la limitazione del nostro libero arbitrio, ma semplicemente la lista invisibile di tutte le scelte che sicuramente faremo. Se conosci il tuo destino, è solo perché in esso c'era già scritto che lo avresti conosciuto. Non cambierà nulla delle scelte che avresti fatto...
Chissà a cosa pensavi in quei momenti terribili, prima di fare quell'ultimo, mortale passo. Se in quell'istante fossi stato lì con te adesso sarebbe tutto diverso, e non sarei qui a piangere su queste righe che, comunque, spero possano scavalcare qualsiasi barriera terrena, raggiungerti e cullarti. Avrei dovuto dimostrartelo quando potevo; adesso è troppo tardi, adesso che sei già in cielo. Questa sfida contro la vita, l'hai fallita. Solo arrendendoti, alla fine, la sfida l'hai fallita...
Simon scrisse per tutta la vita. Salvò diverse persone dal suicidio senza mai saperlo. Seppellì la sua splendida moglie, che amò più di se stesso, ed un figlio. Vide il successo del suo secondogenito, che aveva seguito orme del padre. Morì all'età di novantasei anni, con il volto della giovane Lana, che aveva donato la propria vita per salvare la sua, accanto a quelli della sua famiglia stampato nella mente ed un vecchio e rugoso sorriso che neanche la morte riuscì a strappargli. "Vita... grazie..."
"Sai perché la neve e bianca? " - sussurrò Andry, guardando lo splendido spettacolo che si stendeva di fronte a loro. "No... ma sono sicura che adesso me lo dirai... " - rispose Stefany, sorridendo mentre guardava la scintilla di felicità nei suoi occhi. Amava quegli occhi solo quanto amava il loro proprietario. "Perché, nel tempo, ha dimenticato il suo colore... ed ora rimane lì, in attesa che qualcuno la colori nuovamente o che gli ricordi com'era in principio... ma sa già che nessuno arriverà... e allora resta così, di questo bianco luminoso... " - continuò Andry senza distogliere lo sguardo. Stefany pensò un attimo alla profondità di quelle parole. Forse c'era molto più di quel che poteva sembrare dietro a quelle frasi. Lo capì e sorrise largamente. Iniziò a intonare un breve canto senza parole e prese a volteggiare intorno a lui per un istante, sfiorandolo con le mani. Infine, da dietro, avvicinò le labbra ad un orecchio del ragazzo. "Sai tesoro... nonostante tutto... io credo che la neve bianca sia bellissima lo stesso... " - sussurrò dolcemente. Un sorriso, una leggera spinta, ed entrambi si ritrovarono a rotolare a terra, teneramente abbracciati in quella bianca neve che, per quei pochi minuti, si colorò d'amore.