Scritta da: Anna De Santis
Ogni giorno ho la mia tabella di marcia.
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Ogni giorno ho la mia tabella di marcia.
Incomunicabilità: siamo tornati alla Torre Di Babele.
Nessuno capisce più il prossimo.
Certo è, che quando si è innamorati persi, si diventa rinco (nuova parola inserita nel nuovo vocabolario) meno male che finita la passione ognuno torna in sé, ma quante stronzate che si dicono!
Nun te fidà troppo de chi se lagna, prima o poi te se magna.
Certo che l'Italia è l'Eden dei calciatori stranieri, vengono, tirano un calcio ad una palla, e gli regaliamo un sacco di soldi.
Perché noi gente normale, dobbiamo sopportare tanti sacrifici, pagando anche per chi può, eppure usufruisce di tanti vantaggi?
Padre, sei la nostra roccia, abbiamo piantato radici profonde che s'intrecciano e tengono duro, niente potrà scalfirti, l'acqua non ci farà paura.
Caro amico, davanti a quel portone, pregandomi di entrare, mi stringevi la mano, dovevo capire, ma sui capelli ti ho accarezzato, ti ho detto grazie per avermi amato, ma sai che quello che volevi avere, non è più tempo poterti dare: parlo d'amore. Ma come amico, se tu lo vorrai, sempre ti porterò nel cuore.
Vorrei essere goccia di rugiada
che brilla al primo sole e poi svanisce,
vorrei essere un volo di farfalla
che vive solo un giorno e poi sparisce,
vorrei essere tua come un incanto
da mane a sera, anche se poi finisce.
La critica è costruttiva, quando a farla è una persona che ha costruito... è semplice demolire, sensa sapere il lavoro che c'è dietro.