in Frasi & Aforismi (Amore)
Se vuoi giocare, gioca se vuoi amare, ama ma ricorda di non giocare ad amare soprattutto di non amare giocando.
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Se vuoi giocare, gioca se vuoi amare, ama ma ricorda di non giocare ad amare soprattutto di non amare giocando.
L'alba è vicina, tu sei lontana, il sole sta sorgendo tu stai dormendo, io sono in giro a chiedermi perché, perché penso solo a te... mi manchi.
Pensavo che 1 giorno durasse 24 ore, 1 ora 60 minuti, 1 minuto 60 secondi, ma non avrei mai immaginato che un istante senza te durasse un eternità.
Stanotte ho parlato con la luna, e le ho chiesto: secondo te posso stare senza il mio amore? La luna mi ha risposto: secondo te posso stare senza cielo?
Quando Il mio cuore sfiorerà la tua Anima Toccando il Limite allora ci incontreremo la dove i pensieri volano liberi e i sogni diventano realtà...
C'è una differenza tra il mondo e il mio cuore. Nel mondo, ogni giorno, persone nascono e poi muoiono. Nel mio cuore una persona è nata, e non morirà mai.
Per oggi non ti arrabbiare.
Per oggi non ti preoccupare.
Guadagna da vivere onestamente.
Onora i genitori, i maestri e gli anziani.
Mostra gratitudine a tutti gli esseri viventi.
(da "Prìncipi del Reiki")
È arte libar o no? No! Nè oso lode. Odi?
Va a rutti ridda: i cinici, sozzi beoni libano
Con i vivaci, rituali rumor, bagordi animati,
videogames… E pare dicano che bever gotti
lede! Ed or fallar è negato: i dì nuovi con
arte preparare, si deve. Ed or, fare a meno di
ber, è meta d'elite. Oramai, su, finitela
coll'enoteca: era troppo, sotto sotto,
sopportare aceto nel locale tini: fu sì amaro
etile da temere bidone, ma era frode!
E vedi s'è rara! Perpetra, nocivo, un idiota
general, la frode. È delitto greve! Beh, con
acide rape (se mago e'), di vitamina "i"
droga, bromuri, lauti ricavi, vino - con abili
Noè bizzosi, cinici addirittura - avido e
doloso e non onorabile, trae.
O idolo, se vero, mal onori parole
con aria d'un attore da cinema
e capirò la vita tardi.
(sì, dio denaro ha bel aroma, se l'età dona mali).
Se ti ama Maroni,
se autori d'innari ti amano,
noi di là sarem atei se ridi, amici mai.
Re, nè ti sarò devoto,
nè ti dirò lodi e, se mai devo,
lo direi con anatema amaro
Evasore e libero giri, dai le case,
reti - se util o popolo devi agitare - domina.
Dicì me'nage, l'Italia era tesa, balene udì:
pelato sire dai solo pan e palla.
Venale marrano,
vai - se d'amore a vita nel lavoro
della cara Italia hai miti - sei solo.
Di divi denaro o sole godi:
girati, là non è la Mecca,
fidati d'una remota voce nei veli.
Tu odi, allievo? Da lì lo vedi?
Da Milano con ali madide voli,
là - dove il laido utile viene covato -
mera nudità di facce, male non alita.
Rigido, geloso, ora ne dividi dolosi esiti.
Mia hai la tiara,
("Calle d'oro, valle nativa e Roma desiavo. ")
narramela, ne val la pena
Polo sia deriso, tale pidue n'è la base,
tare ai lati (Lega, nemici d'an, i moderati gai) vedo.
Lo popoli tu e sì t'è resa celia:
di rigore bile erosa v'è ora, ma a metà - nano - ci eri
Dolo vediam, e se i dolori di te noto,
vedo rasi, teneri amici mai dire sì.
Età mera sali, Dio non ama i tiranni - diro'-
tua è sinora, ma mai tesi la mano da te lesa.
Morale?
Bah, ora ne do i disidratati valori:
pace – ameni - cade rotta, nuda ira no.
Ce lo rapirono l'amore, v'è sol odio.
Si vede Devis.