Scritta da: RisMa
Io non sono ciò che mi è capitato d'essere. Io sono ciò che ho scelto di diventare.
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Io non sono ciò che mi è capitato d'essere. Io sono ciò che ho scelto di diventare.
L'anima non è di oggi. Essa conta milioni di anni. Ma la coscienza individuale è solo il fiore e il frutto di una stagione, germogliato dal perenne rizoma sotterraneo...
Una menzogna non avrebbe senso se a qualcuno la verità non sembrasse pericolosa.
La sofferenza è dovuta ad un ristagno spirituale, ad una sterilità psichica fede, speranza, amore e conoscenza è ciò di cui ha bisogno il paziente per vivere nessuno guarisce veramente se non riesce a raggiungere un atteggiamento religioso.
Non tutto quello che scrivo nasce dal cervello, molto viene anche dal cuore.
Lodare e predicare la luce non serve a nulla, se non c'è nessuno che possa vederla. Sarebbe invece necessario insegnare all'uomo l'arte di vedere.
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta.
Datemi un uomo normale ed io lo guarirò.
Non dobbiamo più soggiacere a nulla, nemmeno al bene. Un cosiddetto bene, al quale si soccombe, perde il carattere etico. Non che diventi cattivo in sé, ma è il fatto di esserne succubi che può avere cattive conseguenze. Ogni forma di intossicazione è un male, non importa se si tratti di alcol o morfina o idealismo.
Dobbiamo guardarci dal considerare il male e il bene come due opposti.
Quello a cui opponi resistenza persiste.