Frasi di Carlos Ruiz Zafón

Scrittore, nato venerdì 25 settembre 1964 a Barcellona (Spagna)
Questo autore lo trovi anche in Racconti.

Scritta da: F_Jeena
Forse per questo tutti lo prendevano per ateo, ma lui era un uomo di fede. Credeva nei suoi amici, nella verità delle cose e in qualcosa a cui non osava dare un nome e un volto perché diceva che per far questo c'eravamo noi preti. Il Signor Sempere credeva che tutti facciamo parte di qualcosa, e che, lasciando questo mondo, i nostri ricordi e i nostri desideri non vanno perduti, ma diventano i ricordi e i desideri di chi prende il nostro posto. Non sapeva se avevamo creato Dio a nostra immagine e somiglianza, o se lui aveva creato noi senza sapere bene quello che faceva. Credeva che Dio, o chiunque ci abbia messo qui, vive in ciascuna delle nostre azioni, in ciascuna delle nostre parole, e si manifesta in tutto ciò che ci fa essere qualcosa di più che semplici statue di fango...
Carlos Ruiz Zafón
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    Qui ci sono i ricordi di centinaia di persone, le loro vite, i sentimenti, le illusioni, la loro assenza, i sogni che non sono mai riusciti a realizzare, le delusioni, i tradimenti e gli amori non corrisposti che hanno avvelenato le loro esistenze... Qui c'è tutto questo prigioniero per l'eternità.
    Carlos Ruiz Zafón
    Composta lunedì 7 marzo 2011
    dal libro "Marina" di Carlos Ruiz Zafón
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      Una ragazza vestita di bianco avanzava verso di me, pedalando lungo la strada in salita.
      L'alba in controluce permetteva di scorgere la sua silhouette sotto il vestito di cotone.
      I lunghi capelli color fieno ondeggiavano coprendole il volto.
      Rimasi immobile, guardandola avvicinarsi, come un imbecille durante un attacco di paralisi.
      La bicicletta si fermò a un paio di metri da me.
      I miei occhi, o la mia immaginazione, intuirono il contorno di due agili gambe che si posavano a terra.
      Risalii con lo sguardo il vestito che sembrava uscito da un quadro di Sorolla fino a imbattersi nei suoi occhi, di un grigio così profondo da poterci cadere dentro.
      Erano fissi su di me con un'espressione sarcastica.
      Sorrisi e feci la mia migliore faccia idiota.
      Carlos Ruiz Zafón
      Composta lunedì 7 marzo 2011
      dal libro "Marina" di Carlos Ruiz Zafón
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