La storia umana avanza lentamente. Per me, m'accontento di stare alla finestra.
Composta martedì 5 marzo 2013
La storia umana avanza lentamente. Per me, m'accontento di stare alla finestra.
La scrittura accurata è una scrittura mortale.
Tutti erano diventati matti: è la vita che rende matti e stupidi.
Sarei dovuto diventare un grande filosofo, avrei detto a tutti quanto eravamo sciocchi, a stare in giro a fare andare l'aria dentro e fuori dai polmoni.
Un altro matto. Non si riusciva a evitarli. Erano quasi tutti matti a questo mondo. E quelli che non erano pazzi erano arrabbiati. E quelli che non erano pazzi o arrabbiati erano semplicemente stupidi. Non avevo scampo. Non avevo scelta. Dovevo solo resistere e aspettare la fine. Era un lavoraccio. Era il lavoro più duro che si potesse immaginare.
Paradossalmente la gente che crede di sapere sempre tutto è proprio quella che non capisce mai un cazzo.
La gente non ha senso dell'umorismo, si prendono tutti cosi cazzutamente sul serio.
Ero attratto da tutte le cose sbagliate: mi piaceva bere, ero pigro, senza Dio, senza idee politiche, senza ideali. Vivevo nel nulla; la mia era una non esistenza e a me andava bene così. Tutto questo non faceva certo di me un personaggio interessante, era troppo faticoso. Quello che volevo veramente ero uno spazio facile, indefinito dove vivere tranquillo. Volevo essere lasciato in pace.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
Per leggerla comunque clicca qui.
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