Parla la donna, parla l'uomo, ma chi ascolta la donna e chi sente l'uomo, se non la stessa donna che si confronta con il suo essere e l'uomo stesso che si rispecchia nelle sue parole, pertanto diamo alle parole il giusto valore, e così come si dosa saggiamente sia il pepe che il sale, non eccediamo nel dire, ma allo stesso tempo non omettiamo ciò che avremmo voluto esprimere, perché una pietanza priva di sale risulterà sciapita, ma una troppo pepata risulterà immangiabile. Non si lamentino alla mensa della vita l'uomo e la donna a cui verranno servite disgustose pietanze, perché cucina del loro dire sono essi stessi.
Gli angeli sono nel cuore degli uomini, sono la luce che dimora nel buio, sono il sorriso dietro il ghigno, sono la carezza sotto lo schiaffo. Gli angeli siamo noi, uomini in cammino verso la luce dell'amore.
Ciò che l'uomo produce, vaga sul suo capo come eterna promessa, la vita ripaga con la stessa moneta chi non l'ha onorata. Non maledica l'uomo il suo prossimo, tutti avranno ciò che hanno meritato. Non sia però, il vostro occhio immaturo a valutare quello che è giusto, da quello che giusto non è, la vita saggiamente distribuisce l'accumulo di debiti che l'uomo ha contratto. Tutti i debiti verranno rimessi, ma a chi ancora non vede, il materiale benessere potrà apparire come la benevola mano della vita, anche laddove meriti non vi sono, gettando nella confusione chi cerca attraverso il vivere una via, mentre occhio attento e propenso al vero, coglierà la miseria dell'uomo non attraverso le cose, ma per mezzo degli avvizziti frutti che ne avrà prodotto. Una pianta sana produce fiori e frutti, una malata solo foglie raggrinzite e talvolta neanche quelle. Osserva i frutti della pianta, ed anche tu potrai riconoscere le vere miserie della vita laddove ci sono.
Ogni ragazzo è un piccolo uomo scalzo che dal niente dovrà costruir palazzo, poco conta se in eredità riceverà più di uno spiazzo non è li che costruir dovrà palazzo, ma è nel suo cuore di ragazzo che dovrà cercar lo spazio.