Vivi del sorriso di chi vive il suo esistere e fuggi lontano da chi affonda le proprie radici nelle buie profondità della tristezza, perché avido è il cuore di coloro che hanno fatto del buio la loro dimora.
Chi semina del suo pane con infamante sprezzo, non pianga quando da codesta misera semina raccoglierà gli avvizziti frutti della disperazione, perché la mano che aveva messo a dimora tale arida piantagione è la stessa che ne raccoglierà i frutti.
Gli uomini miseri costruiscono le cancellate delle loro prigioni attraverso il soffio malefico del loro dire, mentre l'uomo saggio fa del proprio dire, dimora di comprensione e ascolto. Non esistono prigioni attorno all'uomo che accompagna alla sua parola il sentire della propria vita.
Chi gioisce del niente piangerà del poco, perché la vera forza è nel sorriso stentato di chi riconosce al poco il giusto peso, e al molto il giusto merito.
La gioia vive negli occhi di chi la brama. La brama langue negli occhi di chi insegue le fatue percezioni del vivere. Il vivere si esprime attraverso le fragili dita di chi dona. Il dono rende ricco solo colui che ne riconosce il valore.
La fortuna della contadina è quella d'aver coltivato la propria terra con fede nel cielo, e nel raccoglierne i frutti l'aver guadagnato una fede ancora più preziosa, quella in se stessa. Accogli anche tu questa disciplina essa ti renderà ebro e forte alle tempeste della vita, e il temporale peggiore per te diverrà semplice brezza marina.
Prega, e attendi, prega e osservati, prega e accogli. I miracoli che cerchi non sono nel quotidiano. Il vero miracolo è nel vivere la vita con l'anima protesa alla gioia, questa è la chiave per aprire tutte le porte. Prega e attendi, prega e osservati, prega e accogli il miracolo di essere felice di vivere.
La conoscenza talvolta concepisce delle anime malvagie, riconoscerai coloro che realmente appartengono all'albero della vita, chi conosce la via con umiltà saprà diffondere l'univoco messaggio di vita che tu ben conosci.
Prendi per mano i piccoli che camminano ciechi per il mondo, mostragli l'eterna lanterna della vita, e sappi attendere il miracolo, me se nel riacquistare la vista li vedrai voltarti le spalle, lasciali liberi di andare. Tendi la mano a coloro che ancora non vedono, ma la sottraila verso chi conosce e sa e pertanto rifugge. Essi appartengono al mondo del niente e come tali saranno trattati.