Scritta da: Daniele De Patre
in Frasi & Aforismi (Vita)
A volte ci lamentiamo di avere il mondo contro. Riflettiamoci, potrebbe essere un bene.
Composta martedì 30 dicembre 2014
A volte ci lamentiamo di avere il mondo contro. Riflettiamoci, potrebbe essere un bene.
Potremo dover combattere cento battaglie, potremmo perderle tutte, ma non c'è nulla di più sbagliato che fuggirle. Forse anche di questo dovremo dar conto. A Dio.
Se la schiettezza è sinonimo di solitudine, allora aspiro a diventare eremita.
Penso come se fosse l'ultimo pensiero. Rido come se fosse l'ultima risata. Amo come se fosse l'ultimo gesto. Prego come se fosse l'ultima preghiera. Vivo come se fosse l'ultimo mio giorno. Domani, semmai avrò la possibilità, ricomincerò.
Tu parli, io ti ascolto. Io parlo, tu mi ascolti. Però, non ci capiamo proprio! Almeno uno tra noi due forse sta barando.
Non fuggiamo dalla sofferenza. Quando ci riguarda direttamente, la croce è ormai nostra. Quando interessa gli altri, abbiamo due possibilità: voltarci e andare via, oppure, mettere le braccia sotto di essa, ed alleviare seppur di poco la sofferenza a chi la sta portando. Se possiamo, aiutiamo a trascinare questa croce: è l'unico modo per avvicinarci al Cielo.
"C'è un francese, un tedesco, un italiano...". Quand'ero ragazzino le barzellette che andavano per la maggiore iniziavano così. La morale? L'italiano era il più furbo di tutti. Oggi se dovessimo raccontare una barzelletta di questo genere, inizierebbe in maniera differente. Del tipo. "C'è un italiano... e tutti gli altri a prenderlo per i fondelli".
Sono tante le volte che ho sbagliato; le stesse in cui ho potuto dire: comunque, ci ho provato.
Corsero a prendere i primi posti convinti che fossero i migliori. Poi, si voltarono e notarono che chi era in fondo li osservava da tempo.
Se c'è qualcosa che ti tormenta o preoccupa, non guardare davanti a te; guarda Lassù: troverai chi ti ascolterà sempre.