Scritta da: Daniele De Patre
Impariamo a "dare". Purtroppo per molti esiste soltanto il pretendere di "avere".
Composta venerdì 16 agosto 2013
Impariamo a "dare". Purtroppo per molti esiste soltanto il pretendere di "avere".
A urlare in piazza tutti siamo capaci; e a parlare in un angolino che in pochi riescono.
Se imparassimo a pregare, se capissimo l'importanza della preghiera, se pregassimo col cuore, quanti doni riceveremmo dal Signore!
Gioisco poco per le misere cose fatte; piuttosto, sono dispiaciuto per le tante che avrei potuto fare.
Vuoi conoscermi? Evitami! Passami a fianco, osserva un attimo e allontanati; quindi, concentrati sugli altri. Così facendo, forse capirai qualcosa di più su di me.
"Spendersi" per gli altri è stimolante, gratificante, appagante. Se ben fatto, c'è solo da "guadagnare".
Sono stanco di voltarmi e vedere ciò che ho lasciato dietro. Voglio guardare avanti e sperare di trovare.
Fin quando resteremo in mezzo alla folla che urla, come faremo a comprendere? Preferisco tirarmi da parte, sedermi su una panchina e attendere. Semmai qualcun altro dovesse fare la stessa mia scelta, allora potremo guardarci negli occhi e dirci tutto. Sarà stupendo!
Tutto passa: in fondo siamo solo di passaggio.
Sono così: se vuoi l'elenco delle persone conosciute che non stimo, ti chiedo qualche anno di pazienza e ti presenterò un'enciclopedia. Se invece vuoi i nomi di coloro che apprezzo, giusto dieci secondi: il tempo di scriverli su un pezzettino di carta.