Il cattolico medio non ama il suo Dio! Non sarebbe pronto a seguire Gesù, non saprebbe vivere in povertà. Si sposa, ma non ama. Legge la Bibbia, ma non riesce a distinguere neanche tra Cesare e Gesù. Dice di seguire Gesù, ma firma guerre fratricide. Vuole la croce, ma per lui è solo un simbolo. Prega il suo Dio, ma non sa elencare i peccati, e ne commette la maggior parte. Il cattolico medio non è un credente, è cattolico perché glielo hanno detto!
Tutte le religioni sono d'accordo su un punto. L'apice della propria esistenza, della felicità, della concentrazione, della conoscenza, dell'impegno, di ciò che la religione ci dice che dobbiamo fare... quell'apice è sempre la morte.
Piuttosto che dare per scontate tutte le regole sociali, tutti i tabù che esse imprimono, tutti i costumi, e tutti i modi di fare; piuttosto che stupirsi e amareggiarsi quando una persona non li capisce, e adeguarsi ad essi automaticamente facendo sprofondare nel subconscio l'idea che essi siano giusti a priori. Bisognerebbe ripensarli e riadattarli costantemente, facendo cadere quelli desueti e accettandone di nuovi ad ogni istante.
Per quale ragione pensare male a priori di un poliziotto è un atto gravissimo, e si va in contro a denunce e querele, mentre invece pensare male a priori di un intero gruppo di persone come stranieri o rom è normalissimo e non procura querele?
Qualcuno mi spieghi la logica secondo la quale se un gruppo di stranieri mi fa un torto gravissimo, io acquisto immediatamente il diritto di vita e di morte su tutti i loro connazionali.
In Inghilterra i nomi delle istituzioni non cambiano, ma cambiano le persone che ci stanno dentro. In Italia i volti si riciclano negli anni, e i nomi delle istituzioni vengono cambiati ad ogni legislatura.
Prima del 2001 i complottisti erano coloro che complottavano contro un governo, che organizzavano colpi di stato, o attentati contro persone illustri. Dopo il 2001 i complottisti sono diventati coloro che il complotto lo denunciano!