Talvolta si vorrebbe essere cannibali non tanto per il piacere di divorare il tale o il talaltro quanto per quello di vomitarlo.
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Talvolta si vorrebbe essere cannibali non tanto per il piacere di divorare il tale o il talaltro quanto per quello di vomitarlo.
Anche se inattivi, da soli non si spreca tempo. Lo si sperpera quasi sempre quando si è in compagnia. Nessun colloquio con se stessi può essere del tutto sterile: qualcosa ne vien fuori per forza, non fosse altro che la "speranza" di ritrovarsi, un giorno.
Tutto manca di sostanza, e la vita è soltanto una piroetta nel vuoto.
Mi piacerebbe essere libero, perdutamente libero. Libero come un nato morto.
Chi non ha sofferto non è un essere: tutt'al più un individuo.
Ciò che non è straziante è superfluo, almeno in musica.
Abbiamo perduto nascendo quanto perderemo morendo. Tutto.
Il Progresso è l'ingiustizia che ogni generazione commette nei confronti di quella che l'ha preceduta.
La vera vertigine è l'assenza della follia.
L'ossessione del suicidio è propria di colui che non può né vivere né morire, e la cui attenzione non si allontana mai da questa duplice impossibilità.