Scritta da: Luigi Augusto (LU.) Belli
Fidatevi del vostro intuito, due occhi bendati vedono molto più chiaro di una mente cieca.
Composta giovedì 5 luglio 2012
Fidatevi del vostro intuito, due occhi bendati vedono molto più chiaro di una mente cieca.
E se, giusto per provare, un giorno d'improvviso provassimo ad amarci come vorremmo ci amassero gli altri. D'improvviso
un capovolgimento riflessivo, per innamorarci, corteggiandoci e quindi conoscendoci. Chissà? È da provare. Forse ci concentriamo troppo su cercare un altro che ci appaghi secondo il nostro gusto, e trascuriamo di assaporare noi stessi, e di percorrere quella strada del cuore che ci riporta a noi.
Chi ti vuole diverso, non ti vuole affatto.
La delusione ha un senso simile all'abbandono. Quando qualcosa ci riempie fino all'orlo e poi a un tratto il vuoto, quello che avevi e con cui riuscivi a descrivere la sensazione di pieno ti viene a mancare, ed ecco: la delusione è la mancanza di ciò che prima riuscivi a definire e ora? Cos'è ora?
Quante bugie dentro un addio, di cui "addio" è quella più grossa.
Semplicemente ci vuole cuore. Se avete qualche dubbio sull'averlo, chiudetevi nella stanza più silenziosa, mettetevi una mano sul petto o entrambe, e ascoltate. A volte non manca, o non basta, il sapere di avere qualcosa, manca il sentirla.
L'occhio della mente è rivolto a ciò che può vedere in sé e fuori, e se non si ha una mente che sia disposta a supporre l'esistenza di ciò che non vede, difficilmente essa riuscirà a staccarsi dalla ricerca esterna. Penserà sempre di avere bisogno di qualcosa, che il suo stato d'animo dipenda da una mancanza e dimenticherà, così, persino ciò che ha, e questo non solo per quanto riguarda affetti e oggetti presenti ma soprattutto per le proprie risorse interiori. La sua priorità sarà sopperire alla mancanza e non sarà in grado di capire, percepire, sentire che non gli manca nulla di ciò che gli necessita per vivere.
Noi spesso siamo malati di ciò di cui non abbiamo bisogno, per l'ignoranza che manteniamo verso le nostre più profonde capacità di resilienza e adattamento.
L'amore: liberatore e carceriere.
Fa' che sia un sogno a toglierti il sonno e non una paura.
Le vere ferite sono quelle nascoste, quelle per cui non esiste una cicatrice visibile, ma la senti tirare un po' dappertutto. Nel cuore, sulla pelle, dentro ogni interstizio che separa un pensiero da un altro.