Scritta da: Kairós 11:11
Se io viaggiassi, troverei la brutta copia di ciò che ho già visto senza viaggiare.
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Se io viaggiassi, troverei la brutta copia di ciò che ho già visto senza viaggiare.
La ragione per cui un poeta non è in genere anche un matematico: la poesia è il prodotto di un'attività di sintesi, la matematica di un'attività di analisi. È questa la vera ragione, la ragione fondamentale che tutti conosciamo.
La vita, per la maggior parte degli uomini, è un fastidio che passa senza che se ne accorgano, una cosa triste, costituita da intervalli allegri.
Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.
Ripassa domani, realtà! Basta per oggi, signori!
Per quanto ci spogliamo di ciò che abbiamo indossato, non raggiungiamo mai la nudità, perché la nudità è un fenomeno dell'anima, e non un togliersi il vestito.
Vivo sempre nel presente. Non conosco il futuro. Non ho più il passato. L'uno mi pesa come la possibilità di tutto, l'altro come la realtà di nulla. Non ho speranze né nostalgie.
Ah, ogni molo è una nostalgia di pietra!
Ho mal di testa e di universo.
Credo che se io fossi un altro oggi sarebbe per me una giornata felice, perché la avvertirei senza pensarci.