Scritta da: Alessandra Lanza
Se è vero che può dirsi cieco solo chi non ha mai veduto o ha perso la memoria delle cose viste, è anche vero che siamo tutti ciechi e quello che vediamo è nulla a paragone di quello che non si vede.
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Se è vero che può dirsi cieco solo chi non ha mai veduto o ha perso la memoria delle cose viste, è anche vero che siamo tutti ciechi e quello che vediamo è nulla a paragone di quello che non si vede.
Amo come l'amore ama. Non conosco altra ragione di amarti che amarti. Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo, se ciò che voglio dirti è che ti amo?
Vasto mare, mio rumoroso amico d'infanzia che mi dai riposo e mi culli perché la tua voce non è umana e non può un giorno bisbigliare a orecchie umane le mie debolezze.
Non so se è amore che hai, o amore che fingi quello che mi dai. Dammelo tanto mi basta.
Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
Io allora vivrò in pace in una casetta alla periferia di qualcosa, godendomi una tranquillità in cui non dovrò fare il lavoro che comunque anche ora non faccio e cercando, per continuare il mio non fare niente, scuse diversa da quelle con le quali oggi evito il confronto con me stesso. Oppure sarò ricoverato in qualche ospizio per poveri, pago della mia completa sconfitta e confuso fra quei relitti umani che pensavano di essere geniali e invece erano solo mendicanti carichi di sogni; io, insieme alla massa anonima di coloro che non ebbero la forza per vincere e neppure la generosa rinuncia per vincere alla rovescia. Dovunque sia, proverò nostalgia per il principale, il signor Vasques, per questa stanza di Rua dos Douradores. E la monotonia della vita sarà per come il ricordo degli amori che non ebbi, o dei trionfi che non sarebbero mai stati.
La vita, per la maggior parte degli uomini, è un fastidio che passa senza che se ne accorgano, una cosa triste, costituita da intervalli allegri.
Se io viaggiassi, troverei la brutta copia di ciò che ho già visto senza viaggiare.
La vita è ciò che facciamo di essa. I viaggi sono i viaggiatori. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che siamo.
Ho mal di testa e di universo.