in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Non può avere una vita piena chi non sposa nessuna grande causa.
Composta venerdì 5 settembre 2014
Non può avere una vita piena chi non sposa nessuna grande causa.
Il denaro ipnotizza gli offuscati dalla superficialità.
Gli opposti che, in amore, si attraggono, si respingono poi almeno con la stessa intensità e velocità.
È una sensazione strana quella di sentirsi così vicini al Paradiso ma impossibilitati a entrarci.
Quasi sempre vale la pena di tentare, anche se c'è il rischio di farsi male.
C'è chi riempie il proprio conto in banca per paura di rimanere a secco. Altri riempiono i propri armadi di vestiti o le proprie casseforti di gioielli. Io cerco disperatamente di riempire la mia vita di momenti bellissimi, come se sapessi che un giorno o l'altro avrò bisogno di riaprire il cassetto dei ricordi e di trovarlo pieno.
Ci sono giorni in cui vorrei che, con una siringa, mi aspirassero tutti i pensieri.
Io credo che quando fai ciò che la gente meno si aspetta dagli altri, quando ti viene detto che il mondo che hai intorno è solo il frutto della tua fantasia, quando in silenzio ti soffermi a guardare un soffitto colorato di speranze o a leggere libri, racconti, favole, tragedie che ricolmano quello che tu vuoi essere, quando senti una musica divenire sottofondo di meravigliosi sogni a occhi aperti che potrebbero avverarsi e non finire mai, che ti strappano a una realtà a cui, a volte, senti di non appartenere, ma che fai sempre un po' più tua vedendo la bellezza che si nasconde dietro a ogni cosa, io credo allora che sia quello il momento della più assoluta soddisfazione. Un momento d'amore nei propri confronti, che dovresti imparare a non temere e a inseguire fino ai confini del mondo e ancora oltre.
Fuggire. A volte non è vigliaccheria, ma solo sopravvivenza. E ho imparato che ci sono tanti modi per fuggire, senza dover necessariamente mettere miglia di distanza fra noi e il nostro mondo. Si può fuggire nel passato, nei luoghi lontani e nascosti nella memoria. E può anche capitare di ritrovarsi.
Gran parte dei nostri sforzi derivano dal lavorare non per il piacere di farlo, ma per farci apprezzare dagli altri. È incredibilmente frustrante tutto ciò: c'è sempre qualcuno da assecondare, da soddisfare, da non deludere, da cui ottenere un riconoscimento. Siamo così concentrati sugli altri che ci dimentichiamo di noi stessi. O meglio, ci sentiamo gratificati dal ricevere il premio, pensiamo sia quella la ragione della nostra vita. Rivolti continuamente verso l'esterno, in attesa di sentirci dire quanto siamo bravi, rimettiamo al volere e ai capricci dell'altro la valutazione della nostra persona.