La vita, nel suo vivere, ci trasmette il senso dell'immortalità, perché pensiamo a lei, come uno stato permanente di noi stessi. Permanente fino al "momento". Ma è un momento lontano, crediamo. Tanto lontano, da ritenerlo irrealizzabile. E le persone intorno a noi, ci mancano. Come tenere vite, a cui diamo una plausibile spiegazione del perché. È solo uno spazio di tempo, la vita. Un concetto, che dobbiamo assodare al nostro interno. Ma sarà sempre e comunque avere assodato un qualcosa a cui non si dà molto peso. Fino al "momento".
È notorio, la vita è fatta anche di scienze esatte, si dice che la matematica non sia un'opinione e si riflette sulle nostre quotidianità con numeri semplici ed incontrovertibili. A volte questi compartimenti diventano troppo stagni e ci avvolgono fino a soffocarci. Già, è così. Avvilente nella sua infallibile precisione. Le note della musica, così precise e perfette, invece, sprigionano spazi illimitati, ricordi già vissuti e presenti, sogni che verranno. La musica non è affatto una scienza esatta e non è fatta di numeri, ma di sogni irripetibili, emozioni passate e future. È fantastica la musica, ci salva ogni qualvolta le sue "onde" si riversano su di noi e con grande stupore vediamo il mondo con occhi diversi da prima.
Alzo gli occhi. Guardo la notte incombente e contemplo nella mia mente le pagine ancora vuote della mia vita... esiste un filo invisibile: il silenzio, rimasto sospeso. Mi stringe in un abbraccio che fa quasi male. La bellezza di questa notte è così in contrasto con le pagine scritte del passato. Uno sguardo vero, pulito e sincero è quello che vorrei incontrare e scriverlo nella mia prossima pagina.
Nessuno si svela mai del tutto, ma voglio dirvi che ogni giorno, sia acceso che spento, possiate sempre credere in quello che sentite. Scrivete consapevolmente la vostra storia, volate nel vostro cielo. E che sia sereno.
Piove. Con la fronte appoggiata alla finestra, guardo le mille gocce infrangersi sull'asfalto della strada. Sembrano dissetare i sogni coltivati nella selva della mia mente. Acqua di attesa.
Sono stato per molto tempo un bimbo con la voglia di diventare grande, con le speranze, gli ideali di una vita da vivere con le motivazioni di un gladiatore. Ora sono grande con la mente di un bimbo che vuole riavere le stesse emozioni perdute e mai realizzate.
A piedi nudi camminerò sui mormorii di parole, per calpestare i malumori e per non decifrarne più il significato. Per non affrontare più, i confronti sterili. Solo così, riuscirò a camminare sulla spuma bianca di un mare che mi racconterà, da quale orizzonte lontano, arrivano le sue onde. E con il nuovo senno appreso. Così come fosse una dolce preghiera, accarezzerò le tue gambe nude e sentirò la forza di mettere barriere al passato, affinché il tuo oceano possa condurmi tra le tue braccia.
Vorrei aprire la porta del sogno e al di là trovare un grande, meraviglioso giardino fiorito. Perché certi sogni, hanno necessità di un magico profumo di vita. Reale.