Scritta da: Giuseppe Catalfamo
Amore perduto.
Rincorrerlo è necrofilo desiderio.
Composta venerdì 5 febbraio 2010
Amore perduto.
Rincorrerlo è necrofilo desiderio.
Il positivo nel vivere un'esistenza colma di "Sé" è che si risponde di frequente "Nì".
Il connubio maternamente rassicura.
Il "rispettabile pubblico" umanamente unanime è sempre indignato.
Sono un milione sul suolo nazionale gli assassini di quella che loro definiscono "selvaggina".
Quando la stagione venatoria è chiusa 150.000 dicono "pool" per trucidare bestiole attonite e smarrite liberate da una celletta.
Il "rispettabile pubblico s'indigna".
Sono 500.000 in Italia che conoscono luoghi preposti o praticano scommesse sul combattimento fra cani e sulle corse illecite d'auto e moto.
Il "rispettabile pubblico" s'indigna e accusa.
Decine di migliaia sono i pluri-ottantenni abbandonati in fatiscenti ospizi con prole che tranquillamente sereni vivono nella casa dei genitori.
Il "rispettabile pubblico" cade dalle nuvole e indignato stenta a credere.
Una persona su 7 ha un amico, un parente o se stesso ne ha fatto o fa uso di cocaina.
Il "rispettabile pubblico" indignato e stizzito minaccia rappresaglie.
"Smettila, rispettabile pubblico. Sei finto e ipocrita".
L'uomo persevera nello sfidare la natura.
Non capirà mai che dovrebbe "arruffianarsela".
Il "petrolio arabo" di per sé non costa molto... è il barile in rovere che da quelle parti è carissimo.
Non lo degnerò neanche d'una lacrima
questo sporco "mondo" quando svanirò.
Ne verserei a fiotti dovessi "perdere"
prima di mia madre e del mio Santo.
Struggente il loro dolore.
- I am happy...
- Ma cosa... succede!?
- Sono cliente Ing Direct...
- Ma come funziona!?
- Apri il conto, metti i soldi, e li prendi quando vuoi.
- Mumble... grazie al cavolo, sono i miei!
Truccata da solidarietà spesso è speculazione.
"Virtual Earth" "Google Maps" satelliti che riflettono fedelmente immagini lontane migliaia di chilometri.
Ce la fate a mettere un chip in uno specchio che quando mi faccio la barba non devo pensare qual è la destra?
Ma soprattutto dove quando leggo "Aznalubma" non devo pensare d'essere in Iran.
Sì, lo so, capita anche a te, forse fa parte di te.
Cammini saettante nella via gremita,
occhi a ore 12 puntati all'invisibile orizzonte,
non vedi gente intorno a te, neanche lontani miraggi.
La tua giornata talmente ha carpito i tuoi sensi
che l'incedere da bersagliere t'appartiene.
Probabilmente hai già onorato i tuoi impegni,
sono le 17.00 ed è già tramonto ma sei fagocitato dai verbi "andare" "fare".
Quel vivere dov'è assurdo anche il pensare
dell'esistenza del dogma "contemplare".
Fermati un istante!
Chiediti dove sto andando, non il perché, solo dove.
Ora rallenta e ascolta i tuoi passi e guarda quel che vedi.
Osserva le mattonelle in marmo del palazzo che il tuo giubbotto rasenta, guarda il cielo, la luna, le sfumature delle cose odora,
guarda con ammirazione, cazzo!
Rilassati percependo le tue gambe che muovono perché la tua mente lo vuole.
Ammira l'armonia degli alberi nel viale non chiedendoti troppo perché la natura è così magniloquente.
Godi dei tuoi sensi.
Non farli stagnare per fatue distrazioni.
Potrebbero morire!