Scritta da: lafiorentina
La bellezza è un simmetrico corrispondersi di deliziose imprecisioni.
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La bellezza è un simmetrico corrispondersi di deliziose imprecisioni.
Ci sono anime che restano prigioniere in dimensioni di nebbia, ferme al confine tra la vita e l'infinito. Non se ne accorgono, non lo possono sapere. Sono anime che hanno smarrito la strada per tornare a casa. Rimangono immobili, chiuse in un mondo irreale. Sono spaventate e si nutrono di stanchi ricordi.
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell'abisso hai lasciato parte del tuo cuore.
Non vivere nel mondo di ieri e lascia andare ciò che sei stato, il ricordo, le delusioni, le gioie. Regala tutto al passato, perché il tempo è un fiume che scorre e non puoi nuotare controcorrente. Affidati al flusso del presente e perdona ciò che non c'è più. Se ancora ci pensi, probabilmente stai continuando a innaffiare una pianta morta.
Spirito gettò gli occhi nel cielo, lasciandoli andare come due passeri liberati. Era alto e luminoso, lontano, eppure così vicino da poterlo toccare. Sembrava una distesa di acqua trasparente e in quel mare capovolto sopra la sua testa si sentì talmente piccolo da perdere il fiato. Seguì il volo lento di un'aquila reale e osservò incantato le grandi ali immobili, erano mani aperte che solcavano le nuvole.
Spirito bevve l'ultimo sorso di caffè.
"Chi si accontenta gode. Si dice così, no?"
Qualcosa di azzurro e inspiegabile scese nelle stanze più profonde di Spirito. Spalancò il cancello con un calcio e si sedette nel centro dell'anima, spargendo il suo colore. La voce di Giada arrivò da un angolo di paradiso.
"No, Spirito. Chi si accontenta muore. Almeno secondo me."
Non dimenticarti che la fiducia è una fiamma fragile e preziosa che ha bisogno di aria per vivere. E basta un attimo di menzogna perché si spenga. E riaccenderla è difficile.
Ho bisogno di te. Ho bisogno delle mie ossessioni.
C'è un percorso segnato e spesso te ne accorgi alla fine della strada. Ogni decisione presa non è dettata semplicemente dal libero arbitrio; in realtà una voce dentro di te ha indirizzato il cammino, preordinando l'azione. Perciò ricorda: sei esattamente dove hai scelto di essere.
Doveva succedere a noi, a noi consolati, troppo spesso seduti su false certezze e su miti di gloria. A noi e ai nostri giganti d'argilla, eppure è bastato un istante a farci capire quanto siamo piccoli, indifesi, a farci capire quanto la vita possa essere un giardino incantato e una palude di morte.
Non sprechiamo questi giorni di nulla, rendiamoli doni alla vita, quella vita che presto torneremo a stringere tra le mani, illudendoci ancora una volta di esserne i padroni.
Siamo a un bivio epocale, sta a noi decidere se questa penombra sarà la luce fioca di un tramonto o l'apoteosi di un'alba.