Harry: "Andrà tutto bene, signore" ripeté ancora e ancora, più preoccupato del mutismo di Silente di quanto lo fosse stato dalla sua voce indebolita. "Ci siamo quasi... Posso farci materializzare tutti e due... non si preoccupi." Silente: "Non sono preoccupato, Harry" rispose Silente, la voce un po' più forte nonostante l'acqua gelata. "Sono con te".
"Vostro padre sapeva quello che faceva e non vi ringrazierebbe se intralciaste i piani dell'Ordine!" anche Sirius alzò la voce. "Le cose stanno così... ecco perché voi non fate parte dell'Ordine. Non capite, ci sono cose per cui vale la pena di morire!"
Ma anche mentre continuava a divincolarsi, una parte di lui si rese conto che fino ad allora Sirius non lo aveva mai fatto aspettare. Sirius aveva rischiato tutto, sempre, per vederlo, per aiutarlo. Se non era riapparso quando Harry aveva urlato il suo nome come se la sua vita ne dipendesse, la sola spiegazione possibile era che non poteva... che era davvero...
Silente abbassò le mani e fissò Harry attraverso gli occhiali a mezzaluna. "È giunto il momento di dirti quello che avrei dovuto dirti cinque anni fa, Harry. Siediti, ti prego. Saprai tutto. Ti chiedo solo un po' di pazienza. Avrai modo di urlare... di fare quello che vuoi... quando avrò finito. Non te lo impedirò".
E non venitemi a dire che i cattivi hanno sempre le sembianze da demone, spesso sono deliziosi, biondi e con gli occhi azzurri. E sorridono sempre con il loro sguardo angelico e puro.