Scritta da: Edmond Dantès
Così ci separammo senz'esserci capiti. Ma non è facile capirsi a questo mondo.
dal libro "I dolori del giovane Werther" di Johann Wolfgang von Goethe
Così ci separammo senz'esserci capiti. Ma non è facile capirsi a questo mondo.
Ci sono persone che si soffermano sui difetti dei loro amici. Non serve. Io ho sempre rivolto la mia attenzione ai meriti dei miei avversari e ne ho tratto profitto.
Scrivere la storia è un modo di sbarazzarsi del passato.
Il talento si forma nella quiete, il carattere nel fiume della vita umana.
Pazzi sono coloro i quali non vedono che il posto non significa niente, e che colui che ha il primo posto raramente ha l'ufficio più importante! Quanti re sono governati dai loro ministri, quanti ministri dai segretari! Qual è dunque il primo? Secondo me colui che domina gli altri, che ha sufficiente potere o astuzia per far servire le loro passioni all'esecuzione dei suoi piani.
Tutto in ogni dove è popolato d'innumerevoli forme, ma gli uomini si chiudono fra loro nelle loro casucce, vi si annidano, e si proclamano signori del creato. Illuso! Tu che vedi tutto piccolo perché sei tu piccolo.
C'è chi dà ripetute martellate contro il muro e crede ogni volta di colpire il chiodo.
Balzava nella barca e remava fino in mezzo al lago, poi tirava fuori un libro di viaggi, si lasciava cullare dal moto delle onde, leggeva, si sognava lontana, in luoghi stranieri dove sempre trovava l'amico suo, al cui cuore ella era pur sempre rimasta vicina, com'egli al suo.
Gioia e amore sono le ali per le grandi imprese.
Il mondo è così vuoto se si pensa soltanto a montagne, fiumi e città; ma conoscere qualcuno che pensa e sente con noi, e che, seppure lontano, ci è vicino nello spirito, questo ci fa sembrare la terra un giardino abitato.