Scritta da: Maresa Schembri
Non vorrei mai prestare ascolto a un vincitore mentre fa la sua predica al vinto.
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Non vorrei mai prestare ascolto a un vincitore mentre fa la sua predica al vinto.
E ieri sono passato presso un cimitero e ho visto la vita che danzava sopra la sua tomba.
Il ricordo è un modo d'incontrarsi.
Io non conosco verità assolute, ma sono umile di fronte alla mia ignoranza: in ciò è il mio onore e la mia ricompensa.
Siamo tutti prigionieri, ma alcuni si trovano in celle con finestre, altri senza.
Quando sei triste, guarda un'altra volta nel tuo cuore, e vedrai che in verità stai piangendo per quello che è stato il tuo diletto.
Gli occhi del'uomo si sono abituati alla luce fioca delle candele e non vedono la luce del sole.
Nel mondo si cercano motivi di gioia ma questi si trovano solo in Dio e in Te.
Per un giorno, la corte del principe invita una danzatrice accompagnata dai suoi musicisti.
Ella fu presentata alla corte, poi danza davanti al principe al suono del liuto, del flauto e della chitarra.
Ella danza la danza delle stelle e quella dell'universo; poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento.
E il principe ne rimane affascinato.
Egli la prega di avvicinarsi. Ella si dirige allora verso il trono e s'inchina davanti a lui. E il principe domanda: "bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte?
Come puoi tu dominare la terra a l'aria nei tuoi passi, l'acqua e il fuoco nel tuo ritmo?"
La danzatrice s'inchina di nuovo davanti al principe e dice: "vostra Altezza, io non saprei rispondervi, ma so che: l'Anima del filosofo veglia nella sua testa. L'anima del poeta vola nel suo cuore. L'Anima del cantante vibra nella sua gola. Ma l'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo".
E ciò che è in voi canto e meditazione dimora ancora entro i confini di quel primo attimo in ci le stelle furono sparse nello spazio.