Scritta da: Federico
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Non si progredisce migliorando ciò che è stato già fatto, ma proiettandosi verso ciò che resta ancora da fare.
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Non si progredisce migliorando ciò che è stato già fatto, ma proiettandosi verso ciò che resta ancora da fare.
Per un giorno, la corte del principe invita una danzatrice accompagnata dai suoi musicisti.
Ella fu presentata alla corte, poi danza davanti al principe al suono del liuto, del flauto e della chitarra.
Ella danza la danza delle stelle e quella dell'universo; poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento.
E il principe ne rimane affascinato.
Egli la prega di avvicinarsi. Ella si dirige allora verso il trono e s'inchina davanti a lui. E il principe domanda: "bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte?
Come puoi tu dominare la terra a l'aria nei tuoi passi, l'acqua e il fuoco nel tuo ritmo?"
La danzatrice s'inchina di nuovo davanti al principe e dice: "vostra Altezza, io non saprei rispondervi, ma so che: l'Anima del filosofo veglia nella sua testa. L'anima del poeta vola nel suo cuore. L'Anima del cantante vibra nella sua gola. Ma l'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo".
Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi manterener il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.
I vostri cuori conoscono in silenzio i segreti dei giorni e delle notti.
Siamo amici: io non desidero niente da te, tu non vuoi nulla da me. Io e te dividiamo la vita.
La forza e la tolleranza sono compagne.
Quando l'amore chiama seguitelo.
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.
Dio mi liberi dalla saggezza che non piange, dalla filosofia che non ride, dall'orgoglio che non s'inchina davanti ad un bambino.
Il primo bacio.
È il primo sorso che si beve dalla coppa del nettare della vita, che la dea ha riempito per noi. È la linea divisoria tra il dubbio che intrica lo spirito e rattrista il cuore, e la certezza che inonda di gioia l'io. È il primo inizio del canto della vita e il primo atto del dramma dell'Uomo considerato nella sua Idea. È il vincolo che unifica l'estraneità del passato con la luminosità del futuro; il nesso tra il silenzio dei sentimenti e il loro canto dispiegato. È una parola espressa da quattro labbra che dichiarano il cuore un trono, l'amore un re, e la fedeltà una corona. È il tenero tocco delle delicate dita di una brezza sulle labbra della rosa, che s'esprime in un sorriso di appagamento e in un dolce gemito.
È l'inizio di quella magica vibrazione che trasporta gli innamorati dal mondo dei pesi e delle misure al mondo dei sogni e delle rivelazioni.
È l'unione di due fiori odorosi; e la mescolanza delle loro fragranze verso la creazione di una terza anima.
Come il primo sguardo è come un seme che la dea ha lanciato nel campo del cuore umano, così il primo bacio è il primo fiore dell'estremità del ramo dell'Albero della Vita.