Scritta da: Marco Giannetti
Sono solo, in una moltitudine di persone.
Composta mercoledì 2 marzo 2016
dal libro "Tutti i giorni dimenticati" di Marco Giannetti
Sono solo, in una moltitudine di persone.
Ti aspettavo, sì ti aspettavo da lontano, aspettavo quella carezza, aspettavo la tua anima. Sacrificavo il cuore affinché battesse lentamente e non si consumasse nella tua assenza, lasciandolo libero di cantare al tuo ritorno. Non c'è distanza nell'amore, non c'è tempo nell'attesa. Si può vivere uniti all'infinito, da lontano. Io, come briciole di pane sparso, ho seguito le stelle, che mi hanno guidato a te. Amore profumato di un'anima buona, amore caldo di tenere braccia, di carezze, di certezze. Amore mio di sempre, per sempre, amore che respiro, amore che sospiro. Amore che m'avvolgi, restiamo così, nell'incredibile amore, che insegue le stelle e rinasce col sole.
Le menzogne si inventano, le verità no.
Le mie fragilità sono seminate ovunque, ma chi le ha raccolte non è uno qualunque.
Amore è guidare nella pioggia cercando il profumo di te tra le mani.
Quando ti chini per raccogliere un fiore stai donando il tuo cuore al bene, quando ti chini per accarezzare un bambino hai già colto il suo bene, quando ti chini alla disperazione è perché le tue gambe vogliono percorrere sentieri di solitudine.
Ti ho chiesto di non andar via, mi hai risposto: sei andato via tante volte tu.
I colori dell'alba non potranno mai essere più belli dei tuoi occhi.
Non si può percorrere il cielo ad occhi chiusi.
Avrei voluto scrivere dell'idea di noi, ma il sogno di volare è solo un'immagine su una maglietta rosa.