Scritta da: Alice Caramella
in Frasi & Aforismi (Amore)
Chi ti ama c'è sempre, ancora prima di, prima di conscerti.
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Chi ti ama c'è sempre, ancora prima di, prima di conscerti.
Non sembrava offesa. Non se la prendeva mai, anche quando se la prendeva. Tornava subito sui suoi passi. Non aveva una grande considerazione di se stessa. Una di quelle persone con le quali è quasi impossibile litigare. Non entrano mai in collisione con le energie sballate degli altri, si scansano un attimo prima, oppure si lasciano incenerire senza smettere di sorridere.
Pensava a quelle scopate. Forse a una in particolare. Ce n'è sempre una che viene meglio e non sai perché. Lo sai solo dopo. Quando ci ripensi.
Sei ostaggio di te stesso, delle tue mancanze.
Lei ansima, il collo torto verso il soffitto rotto, e lui la guarda. E forse la guardava così, con la stessa tenerezza, la stessa nostalgia, mentre facevano l'amore.
Spesso non ci accorgiamo di quello che abbiamo, non siamo grati alla vita.
Qualche volta tu e i tuoi amici attraversate a piedi l'isolato e vi interrate in quel pub all'angolo, quel budello fumoso sotto il livello della strada. Ho infilato gli occhi, una volta, dall'alto, dentro una di quelle finestre basse sul marciapiede, vi ho visti ridere, abbracciarvi, schiacciare le cicche nei posacenere. Ero un cinquantacinquenne elegante e solo a spasso nella notte e voi eravate lì in basso oltre quelle finestrelle con le grate dove i canisi fermano a odorare, eravate così giovani, così serrati. Siete bellissimi, Angela, volevo dirtelo. Bellissimi. Vi ho spiati, vergognandomi quasi, con la stessa curiosità con cui un vecchio guarderebbe un bambino che scarta un dono. Sì, vi ho visti scartare la vita, là sotto, in quel pub denso di fumo.
La vita è questa... attimi superbi di vicinanza e poi gelide folate di vento.
Gli piacerebbe riprendere a suonare. Lui non ha mai studiato, andava a istinto. È uno sbaglio andare a istinto. Ti porta fino a un certo punto, poi ti molla. Quando cominci a indurirti non hai più nulla, l'istinto muore giovane. Si trasforma in sospetto. E tu resti un semplice ignorante in balia delle tue emozioni.
"Che palle, sta storia." Sta storia è la sua storia, la nostra storia, ma lui non vuole sentirla. Da piccolo era più curioso, più coraggioso, faceva qualche domanda in più. Guardava quel padre ragazzo, quella fotografia di Diego sul frigorifero, tenuta da una calamita, ingiallita dai vapori della cucina. Mi stringeva, mi restava addosso. Crescendo non ha più chiesto nulla. Il suo universo s'è ristretto ai suoi bisogni, ai suoi piccoli egoismi. Non ha voglia di complicarsi la vita, i pensieri. Per lui suo padre è Giuliano, è lui che lo ha accompagnato a scuola, che lo ha portato dal pediatra. È lui che gli ha dato quello schiaffo al mare, la volta che si è tuffato con poca acqua sotto.