Scritta da: Bramante
in Frasi & Aforismi (Amore)
Abbracciami, disse l'anima mia dall'altra parte del mondo, e tu senza esitare mi desti l'abbraccio più intimo che io avessi mai conosciuto, nel silenzio della lontananza.
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Abbracciami, disse l'anima mia dall'altra parte del mondo, e tu senza esitare mi desti l'abbraccio più intimo che io avessi mai conosciuto, nel silenzio della lontananza.
Non vorrei che le mie poesie venissero ricordate a memoria, vorrei che fossero il letto sul quale gli amanti facessero l'amore.
Con un fil di vento legherò i tuoi capelli, e le farfalle ti poserò sul seno. Ti darò il silenzio per parlarmi quando negli occhi avrai solo latte amaro.
Perdona questi occhi per averti vista nuda, nelle splendide carni bianche oltre i lembi il fondo della vita.
Attende la terra le mie lacrime, perché son le sole a illuminare il cielo di poesia, mentre il forno cuoce il pane che profumerà la vita e aprirà ombrelli di sorrisi.
In amore non si implora, non si chiede, non si aspetta; nel darsi c'è tutto, è nelle acque impetuose delle emozioni, è lì che si ritrova se stessi.
Smanioso, vorrei resuscitare portando con me la pelle, il mio sensibile vibrare, e quest'amore che cammina nelle file del silenzio, che si nutre di se stesso, un'anima soggiogata da occhi intransigenti, che non sapevano vedere, ed ora resto solo con quest'inutile traguardo a nutrirmi di ricordi, consumandomi la pelle.
Se chiudo gli occhi la lanterna muore, me ne starò allora tra le corde di un'altalena come un bambino a sognare.
Pensavo fossi la regina degli amanti, invece, decantata e sterile, sei un voltafaccia, che offri gli occhi solo a chi ti piace, ed io stanotte illuso come sempre, ho aspettato invano un tuo sorriso, luna.
Non servono gli occhi per scrivere poesie, è il cuore che indica alla penna cosa comporre.