Scritta da: Mario Bucci
Una forte e inaspettata delusione è comparabile a un improvvisa sensazione di aumento di forza di gravità...
Composta lunedì 29 novembre 2010
Una forte e inaspettata delusione è comparabile a un improvvisa sensazione di aumento di forza di gravità...
I sogni sono frammenti di vita vissuta o che si vorrebbe vivere. Le immagini riprodotte servono a riprodurre sensazioni atte a dimostrarci cosa nell'inconscio temiamo e cosa può regalarci realmente il sorriso.
Mai dolore fu così grande da aver il desiderio di chiudere gli occhi per sempre. Il dolore è un amico austero ma leale, verso il quale bisogna avere un grande rispetto.
Non esiste la totale assenza di sensazioni. L'indifferenza stessa è comunque una sensazione.
A volte la rabbia è come un dardo avvelenato che trafigge il cuore e contamina ogni senso. Finito l'effetto, i postumi sono rappresentati dalla tristezza o dall'indifferenza. In un modo o nell'altro, l'uomo sarà sempre pronto a rialzarsi.
Un poeta non è alla ricerca della felicità. Un poeta è alla continua ricerca di emozioni, qualunque esse siano.
Rido... rido perché penso a tanta gente che rivela la sua tristezza non facendo nulla per cambiare la situazione, pur sapendo che tutto dipende da noi stessi. Rido perché ciò che fa star bene nel malessere (all'apparenza) è l'immobilità. Ma a lungo andare saremo tutti deteriorati dalla stabilità emotiva e saremo cadaveri che camminano in un mondo costruito dall'artificialità e dalla superficialità.
Penso che l'inchiostro secco sulle pagine candide non sia un prodotto della penna che si impugna, ma che sia il sangue di quelle "ferme carezze bianche" rassegnate al destino di essere per sempre macchiate.
Ci sono lacrime "acute" che cadono di tanto in tanto, per disperazione. Ci sono lacrime "sorde" che scendono via quasi ininterrottamente. Ma entrambe si fermano alle labbra, accarezzandole dolcemente, quasi pregando loro di farle sorridere ancora.
Alcune ferite mantengono vivi dei ricordi. Non c'è nulla ci spaventa più del "dimenticare". Siamo portati spesso a gettare sale su ferite in procinto di chiudersi.