Scritta da: catlan
In una coppia, vedovo è chi muore, non chi rimane.
Composta lunedì 26 settembre 2011
In una coppia, vedovo è chi muore, non chi rimane.
Abbiamo la presunzione di voler insegnare tutto e per forza ai bambini, così non ci accorgiamo di quante cose possano insegnare loro a noi.
Tutti, in Italia, si domandano come mai stia andando così male. Io, invece, mi domando come mai sia andata così bene fino ad ora.
Nella maggior parte del mondo ci si lamenta perché non si ha di cui mangiare. In Italia ci si lamenta perché non si riesce ad andare in ferie. Magari qualcuno dovrebbe cominciare a vergognarsi...
La scontentezza dell'italiano medio deriva da un semplice motivo: il non saper guardare oltre i propri confini.
Visto che la destinazione finale è il cimitero, che bisogno c'è di andare di fretta? Forse per raggiungere prima la meta?
Osservando i nostri bambini, avremmo da apprendere uno splendido modo di vivere la vita... ma nessuno di noi ne sa prendere spunto.
Se tutti pensassimo, ogni giorno, di morire il giorno seguente, riusciremmo a vivere appieno la vita e non come morti viventi come ci sta accadendo ora, sempre proiettati verso un futuro inesistente e a rimuginare su di un passato ormai andato.
Chiedo a voi: senza sofferenza, come si potrebbe apprezzare la felicità?
Il mondo è in caduta libera: in quanti avranno il paracadute per salvarsi?