Le persone come me si nutrono di sentimenti e vomitano parole, questo non fa di me una scrittrice, né voglio esserlo. Fa di me una donna che ama scrivere ciò che sente per chi non sa sentire, ma ha tanta voglia di ascoltarsi dentro.
Preferisco essere considerata una strega che fare la cenerentola della situazione, solo per avere consensi di tutti. Ho sempre odiato il patetico, figuriamoci chi lo è.
Se mi vuoi accetti il mio essere, se vuoi cambiare il mio essere puoi anche andartene, io non ti trattengo.
Ho dato la possibilità a persone vuote di riempire la mia vita, senza capire che la volevano svuotare per riempire la loro.
Era la rabbia che mi stringeva, la solitudine che mi ascoltava, il dolore che mi baciava, la tristezza che mi avvolgeva, la malinconia che mi coccolava. Sono queste cose che mi sono state vicine rendendomi ciò che sono: una donna difficile, difficile da capire, da prendere e da accettare. Ma non soffro più per questo, ho imparato che le persone non saranno mai vicine davvero come quello che affronti da sola.
È vero che se leggi una favola ti ci butti dentro, in quel momento diventi protagonista. Ma la vita non è una favola, non basta raccontare di essere ciò che non si è mai provato, solo perché lo si vorrebbe. Questo si chiama falsità.
Amo chi si allontana dall'invidia e abbraccia l'umiltà, sono le persone che vorrei stringere nella mia vita.
Ci sono donne e femmine, le prime non sanno fare a meno di aprire il cuore, le seconde le gambe.
Sei talmente falsa che quando ti guardi allo specchio non sai mai chi vedi.
Ad ogni fine c'è sempre una partenza, non si arriva mai finché abbiamo ancora qualcosa da scoprire.