Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Colorami di te.
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Colorami di te.
"Ciao, come stai?" Non sarebbe poi così banale se qualcuno fosse addirittura interessato alla risposta.
Scrivo per non urlare, per non far rumore, una penna che sanguina senza dolore, un foglio privato del suo candore, un'inquietudine nuda dinanzi al lettore, perché il silenzio è l'unica via per ascoltare.
Io allevo tarli nel cassetto affinché i miei sogni possano venirne fuori.
Il più grande atto di eroismo è rialzarsi e sterminare le metastasi della paura.
È triste un pianeta abitato da giovani le cui dita sfiorano più cellulari che volti.
Per qualcuno sei un esempio, un errore, un ossimoro, un dono, un appetito, un rimpianto, una fantasia, un'utopia, una necessità, un'ucronia, un desiderio, un'invidia, una nostalgia. Non te ne accorgi, ma ogni giorno sei un nomade inconsapevole, errante tra i pensieri della gente.
È un amore passeggero il nostro, perché siamo il suo mezzo di locomozione, su binari d'incertezze, ma con molti punti d'intersezione.
Più alzi muri, più mi fai venire voglia di scavalcarli.
Umani, se siete per strada e necessitate di aiuto, provate ad abbaiare.